L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore sanitario, promettendo miglioramenti significativi nella diagnostica, nella somministrazione di terapie e nello sviluppo di cure innovative. Questi temi saranno al centro del simposio “Global Health in the Age of AI”, in programma dal 7 al 9 novembre presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, un evento che terrà particolare conto dell’importanza di un approccio etico nell’implementazione dell’AI per migliorare l’accesso e la qualità delle cure sanitarie a livello globale.
Obiettivi e tematiche del simposio
Un nuovo approccio alla salute globale
Il simposio riunirà trentadue esperti di fama internazionale, con l’obiettivo di discutere e proporre strategie per un uso consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale nella salute globale. Tra i temi trattati ci saranno l’importanza di garantire un accesso equo alle cure, la sostenibilità delle pratiche sanitarie e lo sviluppo di politiche più efficaci per affrontare le sfide sanitarie contemporanee. La necessità di un dialogo tra le discipline e tra i diversi attori coinvolti nel campo della salute sarà un punto centrale del confronto.
Il ruolo dell’etica nella tecnologia sanitaria
In un contesto in cui l’AI può influenzare profondamente sia gli esiti clinici individuali che collettivi, l’approccio etico diventa imprescindibile. Discorsi sulla regolamentazione dell’AI, su come integrare le tecnologie emergenti nella pratica clinica e sui rischi associati all’uso non guidato dell’intelligenza artificiale saranno fondamentali per garantire che questi strumenti siano utilizzati in modo sicuro e responsabile.
Il programma scientifico e i relatori
Un’agenda fitta di interventi da esperti mondiali
Il programma scientifico del simposio è curato da Luciano Floridi, rinomato direttore del Digital Ethics Center della Yale University e professore presso l’Università di Bologna. Floridi porterà la sua esperienza e visione sull’uso etico della tecnologia, regalandoci una riflessione critica sulle opportunità e le sfide dell’AI in ambito sanitario. Durante le tre giornate di lavoro, sono previsti interventi di illustri esperti provenienti da istituzioni prestigiose, come lo Swiss Institute of Technology , l’Università Tecnologica di Monaco e la Boston University School of Public Health.
Ricerca e innovazione al centro del dibattito
Non solo relazioni teoriche, ma anche dialoghi operativi tra i relatori, che presenteranno i loro progetti e studi sull’impatto dell’AI nella medicina. Il Massachusetts Institute of Technology , l’Imperial College di Londra e l’Università di Uppsala in Svezia condivideranno le loro ricerche sull’implementazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi sanitari. Particolari focus saranno dedicati a due panel ossia “Implementazione e Regolamentazione” e “Geopolitica dell’AI*, temi cruciali per comprendere come i vari paesi stanno adattando le loro politiche sanitarie all’evoluzione delle tecnologie *AI.
La location e l’importanza del simposio
Perché Venezia e la Fondazione Giorgio Cini
La scelta di tenere il simposio all’Isola di San Giorgio Maggiore, sede storica della Fondazione Giorgio Cini, rappresenta un valore aggiunto. Questa location offre un contesto unico in cui cultura, arte e scienza si incontrano, creando un ambiente stimolante per la riflessione sui temi complessi legati all’intelligenza artificiale e alla salute. L’occasione si traduce non solo in un incontro di esperti, ma anche in una piattaforma per generare idee innovative e pratiche condivise tra i partecipanti.
Verso un futuro migliore per la salute globale
Il simposio “Global Health in the Age of AI” non solo mira a esaminare lo stato attuale nel campo della salute globale, ma si propone anche di tracciare una roadmap per il futuro. Un futuro in cui l’intelligenza artificiale possa realmente contribuire a migliorare l’efficacia delle cure e la sostenibilità dei sistemi sanitari, influenzando positivamente il benessere collettivo e l’accesso alle risorse sanitarie. Durante l’evento, verranno proposte soluzioni che possano servir da guida nella gestione delle sfide sanitarie future, segnalando così un passo importante verso l’adozione di modelli più etici e inclusivi nel panorama sanitario globale.