La situazione del settore automotive in Abruzzo e Molise ha attirato l’attenzione di sindacati e rappresentanti del lavoro. Questo momento di confronto si è svolto oggi a San Salvo, dove è stato presentato un nuovo coordinamento interregionale per difendere i posti di lavoro nei due territori, particolarmente minacciati dalla crisi. I protagonisti dell’incontro sono stati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che hanno delineato le strategie per garantire la stabilità del mercato del lavoro.
L’importanza del coordinamento interregionale
Il coordinamento interregionale sull’automotive nasce dalla necessità di affrontare le sfide comuni che riguardano il settore nei due territori. Presenti al Museo Porta della Terra, i sindacalisti Giovanni Notaro , Tecla Boccardo , Michele Lombardo e Carmine Ranieri hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione attuale, which is characterized by un’incertezza economica e la minaccia di licenziamenti imminenti.
I sindacati hanno sottolineato che affinché il settore possa prosperare, è fondamentale un approccio unito. Questo coordinamento si propone di rappresentare un inedito punto di confluenza per indirizzare le istanze dei lavoratori verso le istituzioni, evidenziando la necessità di salvaguardare i posti di lavoro e il tessuto produttivo. La presenza di stabilimenti del gruppo Stellantis nelle due regioni rende questo coordinamento ancora più cruciale, considerando le potenziali ripercussioni su centinaia di posti di lavoro.
Tematiche centrali: occupazione e costi energetici
Durante la conferenza, è emersa chiaramente l’urgenza di mettere in campo misure efficaci per difendere il territorio e i posti di lavoro nell’industria automotive. I rappresentanti sindacali hanno citato la necessità di ridurre il costo dell’energia come un fattore chiave per sostenere la competitività delle aziende locali. I costi energetici elevati rappresentano infatti un ostacolo significativo per le imprese, limitando la loro capacità di investimento e sviluppo.
Soprattutto in un contesto in cui molte aziende stanno già affrontando difficoltà economiche, l’aumento dei costi energetici può tradursi in una perdita di occupazione. La questione degli ammortizzatori sociali è stata considerata altrettanto centrale, con la richiesta di una proroga urgente per evitare licenziamenti previsti per il 31 dicembre. Ogni licenziamento rappresenterebbe una perdita non solo per l’individuo, ma anche per l’intero tessuto sociale delle regioni.
Innovazione e necessità di investimenti
Un altro tema cruciale emerso dalla discussione è l’urgenza di sviluppare nuovi prodotti e attrarre investimenti. I rappresentanti sindacali hanno dichiarato che è giunto il momento di innovare, per introdurre nuove produzioni in Abruzzo e Molise. La capacità di adattarsi e rispondere alle nuove esigenze del mercato diventa, così, una condizione essenziale per garantire un futuro sostenibile per il settore automotive.
Notaro, Boccardo, Lombardo e Ranieri hanno insistito sull’importanza di agire con determinazione per assicurare una ristrutturazione delle attività industriali, che possa poggiare su basi solide e sostenibili. Hanno ribadito che l’industria automotive non deve essere trascurata; le scelte compiute ora influenzeranno non solo l’occupazione, ma anche la qualità della vita delle famiglie e delle comunità coinvolte. Con un impegno condiviso e un dialogo aperto, si possono tracciare percorsi di sviluppo che possano rilanciare il settore e consolidare il lavoro nelle due regioni.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina