Ieri, il Senato Italiano ha ospitato un incontro cruciale in cui si è affrontato il tema del crescente numero di progetti legati all’energia rinnovabile, in particolare parchi eolici e fotovoltaici. Tra i partecipanti spiccava la figura di Carmelina Genovese, sindaco di Gambatesa, in provincia di Campobasso, che ha portato la voce dei sindaci provenienti da diverse regioni d’Italia. L’incontro ha messo in luce preoccupazioni significative riguardo all’assenza di coinvolgimento degli enti locali nella pianificazione e nel controllo di tali progetti, evidenziando la necessità di un approccio più integrato.
assenza di coinvolgimento degli enti locali
Durante il meeting, si è discusso dell’attuale situazione in cui molti progetti di energia rinnovabile vengono sviluppati senza il consulto delle autorità locali competenti. I sindaci hanno sottolineato l’importanza della partecipazione attiva dei comuni e delle regioni nel processo decisionale, una richiesta che scaturisce dalla constatazione che, in molti casi, mancano le valutazioni necessarie per identificare le aree più idonee all’installazione degli impianti. Questa mancanza di coinvolgimento ha suscitato preoccupazioni che riguardano non solo l’efficienza energetica, ma anche la sostenibilità ambientale.
L’assenza di una pianificazione corretta porta a situazioni in cui le scelte vengono fatte solo in base a criteri economici, trascurando le peculiarità dei territori e il rispetto per il patrimonio culturale e ambientale. I sindaci hanno evidenziato come questo atteggiamento possa portare a conflitti e resistenze da parte delle comunità locali, che sentono di non avere voce in capitolo riguardo a decisioni che influenzano profondamente il loro modo di vivere.
importanza della partecipazione attiva
“È fondamentale che i comuni siano coinvolti nel processo di decisione riguardante i progetti energetici”, ha dichiarato Carmelina Genovese. La richiesta di maggiore partecipazione è emersa chiaramente durante l’incontro, rivelando il forte desiderio di inclusione da parte delle autorità locali.
unione per la difesa dei territori
L’incontro al Senato ha rappresentato il punto di partenza per un’iniziativa di coordinamento tra i sindaci. Si è deciso di sviluppare azioni comuni per tutelare i propri territori contro quella che viene percepita come una vera e propria “terra di conquista” da parte di multinazionali del settore energetico. I partecipanti hanno espresso la necessità di affermare il diritto dei sindaci di rappresentare le comunità che amministrano e di prendere parte attivamente nelle decisioni che riguardano l’uso e la trasformazione del territorio.
In questo contesto, è emersa l’importanza di salvaguardare le peculiarità locali e di non sacrificare, in nome della transizione energetica, la qualità dell’ambiente e del paesaggio. La richiesta di ascolto nei confronti delle esigenze delle popolazioni locali rappresenta non solo una forma di protesta, ma anche un dovere di responsabilità verso il futuro delle generazioni a venire.
necessità di un’azione comune
“Dobbiamo unirci per proteggere i nostri territori e le comunità che rappresentiamo”, hanno sottolineato i sindaci riuniti al Senato.
appello al governo e al parlamento
Uno degli aspetti salienti emersi dall’incontro riguarda un appello diretto ai rappresentanti del Governo e del Parlamento. I sindaci hanno chiesto misure concrete per evitare una “rincorsa speculativa” che l’attuale scenario energetico, dettato dalla necessità di soddisfare gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile fissati dall’Unione Europea, rischierebbe di danneggiare irreparabilmente la qualità dell’ambiente e il patrimonio paesaggistico nazionale.
Il timore è che la corsa verso la transizione energetica possa tradursi in una serie di installazioni senza logica e senza rispetto per il territorio. Questo approccio, se non bilanciato con una politica di pianificazione e ascolto delle comunità locali, potrebbe causare un conflitto tra le bistrattate necessità ecologiche e le pressanti esigenze economiche.
continuità del dibattito
Il dibattito su questi temi è destinato a proseguire nei prossimi mesi, con la speranza di trovare un equilibrio tra sviluppo economico, esigenze di produzione energetica e salvaguardia dello spazio vitale delle comunità.