Sinfonia N.15 di Shostakovich al Complesso della Pilotta: un concerto da non perdere

Sinfonia N.15 di Shostakovich al Complesso della Pilotta: un concerto da non perdere

Il 16 marzo, la rassegna “Musica in Pilotta” presenta la Sinfonia N.15 di Shostakovich, interpretata da un ensemble di talentuosi musicisti nel suggestivo Complesso Monumentale della Pilotta a Parma.
Sinfonia N.15 di Shostakovich Sinfonia N.15 di Shostakovich
Sinfonia N.15 di Shostakovich al Complesso della Pilotta: un concerto da non perdere - Gaeta.it

Musica in Pilotta, la rassegna promossa dalla Fondazione Toscanini, continua a sorprendere il pubblico il 16 marzo alle 11.00, all’interno del suggestivo Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. In questo appuntamento unico, verrà presentata la Sinfonia N.15 di Dmitri Shostakovich, un’opera che rappresenta l’apice della creazione sinfonica del compositore russo. L’interpretazione della sinfonia avverrà in una trascrizione per violino, violoncello, pianoforte e percussioni realizzata da Viktor Derevianko, che avrà anche l’onore di assistere al concerto. Ad eseguire l’opera saranno artisti di talento: Mihaela Costea al violino, Diana Cahanescu al violoncello, Rubens Micieli al pianoforte e un ensemble di percussionisti composto da Francesco Migliarini, Gabriele Genta e Andrea Garattino.

Un’anteprima coinvolgente: la testimonianza di Diana Cahanescu

Un momento affascinante del concerto sarà dedicato alla narrazione dell’incontro tra Shostakovich e Derevianko, a raccontarlo sarà la moglie del compositore, Diana Cahanescu, presente in sala. Questa introduzione non solo arricchirà l’esperienza musicale, ma offrirà, anche, uno sguardo personale sulla genesi di questa trascrizione e sul legame tra i due musicisti. L’opera di Shostakovich ha sempre suscitato emozioni profonde e, in particolare, la Sinfonia N.15 è un lavoro che porta con sé una carica emotiva e una riflessione su temi universali.

La Sinfonia N.15: una composizione di rara bellezza

Composta nel luglio del 1971, la Sinfonia N.15 si distingue per la sua struttura classica e il suo equilibrio formale. Si presenta come un’opera carica di significati intimi e personali che riesce a trasmettere emozioni senza tempo. Oltre alla chiarezza melodica, il brano nasconde richiami a una tradizione musicale ben radicata, con citazioni che emergono in modo piacevole e inaspettato, come un passaggio che richiama la celebre opera “Guglielmo Tell” di Rossini.

Negli anni ’70, il contesto sovietico imponeva rigide censure sulle nuove composizioni e la Sinfonia N.15 non fa eccezione. Prima di ottenere un green light per la sua esecuzione, l’opera fu sottoposta a una valutazione da parte della commissione dell’unione dei compositori. Per la commissione, il pianista Viktor Derevianko si presentò e, già da quel primo incontro, mostrò un grande entusiasmo verso la scrittura e la profondità della sinfonia. La sua convinzione portò a una gradita trasformazione: Derevianko decide di trascrivere il pezzo per un organico cameristico, ispirandosi alla “Musica per archi, percussione e celesta” di Béla Bartók.

L’ideatore della trascrizione, in seguito, si rivolse a Shostakovich non senza un certo timore, ricevendo però una risposta di apertura. L’autore, pur con delle riserve, gli disse: “Vai a lavorare e vediamo cosa esce!”. Al termine di questo processo, Shostakovich si mostrò estremamente soddisfatto del risultato, anche al punto di inviare a Derevianko una lettera di apprezzamento vero e proprio.

Un evento da vivere nel cuore di Parma

Il concerto rappresenta un’opportunità imperdibile per gli appassionati di musica classica e per chi desidera avvicinarsi a opere di grande valore. La Sinfonia N.15, nell’interpretazione di un ensemble di prim’ordine, promette di essere un momento di alta cultura, unendo l’eredità di un grande compositore a una rinnovata possibilità di fruizione dell’opera. Questo evento rappresenta non solo un’opportunità di ascolto, ma offre anche una riflessione sul passato e sul presente della musica, a contatto diretto con le storie e i protagonisti che danno voce a queste composizioni.

Parma, con il suo patrimonio culturale e le sue storiche sedi, diventa così palcoscenico ideale per un evento che unisce generazioni e storie, in un abbraccio che solo la musica può dare. L’appuntamento del 16 marzo si conferma quindi un’opportunità per immergersi nel profondo universo di Shostakovich e della sua arte, in un contesto che favorisca la connessione tra l’arte e il pubblico.

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