L’Assemblea generale ordina del Sinodo dei Vescovi si prepara a riunire a Roma dal 2 al 27 ottobre 2023. Quest’importante evento ecclesiale, definito dai protagonisti come un momento di preghiera e ascolto, vedrà numerosi interventi e una speciale celebrazione penitenziale voluta da Papa Francesco, arricchita dalle testimonianze di chi ha vissuto in prima persona il dolore degli abusi e le difficoltà legate all’indifferenza. Alla conferenza stampa sono intervenuti i cardinali Grech e Hollerich, insieme a padre Costa e monsignor Battocchio, moderati dal prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini.
Un tempo di preghiera e ascolto
La definizione del Sinodo
Il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, ha messo in evidenza l’importanza di vedere il Sinodo come un percorso di spiritualità piuttosto che un semplice incontro organizzativo. “Non è una convention”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un’approfondita riflessione e di un ascolto attento della Parola di Dio. La sessione di ottobre è un’opportunità per implorare perdono e cercare una nuova strada per la Chiesa, pur mantenendo l’attenzione sul ruolo fondamentale dello Spirito Santo, che sarà il vero protagonista di questo percorso sinodale.
Cerimonia di apertura e ritiro spirituale
La sessione sarà preceduta da un ritiro spirituale che si svolgerà nei giorni 30 settembre e 1 ottobre. Saranno guidati da figure religiose di spicco, come padre Timothy Radcliffe e madre Ignazia Angelini, che aiuteranno i partecipanti a prepararsi spiritualmente per l’assemblea. Come ulteriore novità, il 1° ottobre sarà celebrata una Vegliano penitenziale presieduta da Papa Francesco, dove avverrà un momento di ascolto straordinario, in cui tre testimoni porteranno le loro esperienze di sofferenza legate ad abusi, conflitti e indifferenza.
Celebrazione penitenziale e richieste di perdono
Momento di riflessione profonda
Il cardinale Grech ha dettagliato gli aspetti significativi della Vegliano penitenziale, mirata a riconoscere pubblicamente i peccati della Chiesa. I temi da affrontare includeranno non solo gli abusi, ma anche la guerra, l’indifferenza verso le problematiche delle migrazioni e il male provocato dalla mancanza di ascolto. La celebrazione prevede anche un tempo dedicato alla confessione e una fervente richiesta di perdono a Dio, che sarà espressa dal Papa a nome di tutta la comunità cristiana.
L’importanza di coinvolgere i giovani
Per attrarre la nuova generazione, il porporato ha esortato i giovani a partecipare, poiché sono coinvolti in modo diretto nel messaggio della Chiesa. “I giovani soffrono per i nostri peccati”, ha affermato il cardinale Hollerich, enfatizzando l’urgenza di includere le nuove generazioni nel percorso di guarigione e conversione della Chiesa.
L’incontro ecumenico e i forum pubblici
Preghiera ecumenica e unità tra le fedi
Oltre alla celebrazione penitenziale, l’11 ottobre si terrà una preghiera ecumenica, un evento che riunirà rappresentanti di diverse Chiese e comunità ecclesiali, per testimoniare la ricerca della comunione e dell’unità. Questo incontro non fa riferimento soltanto al passato, ma si collega profondamente alle problematiche attuali, creando un ponte verso la comprensione reciproca.
Forum aperti al pubblico
Un’importante novità in questa edizione del Sinodo è la creazione di quattro forum teologico-pastorali aperti a tutti. Questi eventi, in programma il 9 e il 16 ottobre, si concentreranno su temi cruciali come la missione della Chiesa e il ruolo del Vescovo in un contesto sinodale. Ci sarà anche una partecipazione attiva di teologi e canonisti, che porteranno esperienze significative contribuendo a un dialogo fruttuoso e aperto anche per i giornalisti e il pubblico. “Vogliamo aprirci all’esterno”, ha affermato monsignor Battocchio, enfatizzando l’importanza di condividere il cammino sinodale con il mondo.
I numeri del Sinodo e le attese
Risultati e partecipazione
Il cardinale Hollerich ha fornito dettagli interessanti sulla composizione dei partecipanti all’assemblea. Sebbene non ci siano stati grandi cambiamenti rispetto alla sessione precedente, sarà confermata la presenza di 368 membri, con una rappresentazione equilibrata tra vescovi e non vescovi. Le attese sono elevate, poiché il Sinodo rappresenta un’opportunità per il dialogo e la riflessione sulla Chiesa in un mondo in continuo cambiamento.
Un Sinodo che abbraccia la globalità
Un elemento fondamentale di questa assemblea sarà rappresentato anche dalla partecipazione di vescovi dalla CINA, che dimostra l’apertura e l’inclusività del cammino sinodale. “Si trattano temi che interessano a tutti, non solo a coloro che si trovano direttamente coinvolti nella Chiesa”, ha concluso Grech, sottolineando l’impatto che il Sinodo avrà anche al di fuori dei confini ecclesiastici.
Un percorso di discernimento e innovazione
Moduli di discussione e metodologia
Padre Giacomo Costa ha delineato la struttura di lavoro che caratterizzerà la seconda sessione del Sinodo, suggerendo un alternarsi di momenti di assemblea plenaria e gruppi di lavoro. I temi verranno affrontati attraverso un metodo di conversazione contemplativa che incoraggia il discernimento e l’ascolto, senza pregiudizi.
L’importanza della comunicazione
In chiusura della conferenza, è emersa l’importanza cruciale della comunicazione nell’attività del Sinodo. “Si darà spazio a momenti di riflessione e preghiera, distaccandosi dal frastuono quotidiano”, ha spiegato Ruffini, confermando l’obiettivo di garantire trasparenza e condividere i risultati con gli interessati e al di fuori della Chiesa stessa.
Questo Sinodo sembra promettere un percorso intenso di spiritualità, ascolto e innovazione, dimostrando una Chiesa aperta e in evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Sofia Greco