A Roma, un crescente numero di adolescenti provenienti da paesi terzi sta affrontando difficoltà nell’accesso all’istruzione. La problematica, legata principalmente al ricongiungimento familiare, sta creando tensioni sia tra studenti che famiglie. Ogni anno, con l’inizio dell’anno scolastico, si intensificano le segnalazioni di ragazzi e ragazze che, nonostante il diritto e il dovere di andare a scuola, si trovano a dover rinunciare alla propria istruzione. Le associazioni locali, come Scuolemigranti, si mobilitano per cercare di trovare soluzioni a questa emergenza educativa.
L’emergenza del ricongiungimento familiare
La situazione attuale negli istituti scolastici romani
Un gran numero di studenti stranierti, in particolare adolescenti di 14 anni e oltre, non riesce ad iscriversi a scuole della capitale a causa di posti esauriti. Paola Piva, coordinatrice di Scuolemigranti, ha affermato che questa situazione genera ogni anno una tensione insostenibile, poiché i ragazzi si trovano ad affrontare un sistema che sembra chiudere loro le porte. È evidente che l’afflusso di minorenni, che spesso si trovano in condizioni di vulnerabilità , richiede interventi e gestione adeguati da parte delle istituzioni scolastiche.
L’importanza del servizio Discol
Per rispondere a questa esigenza emergente, Scuolemigranti ha creato Discol, un servizio di supporto per le famiglie straniere che affrontano difficoltà durante il processo di iscrizione. Dalla sua nascita, Discol ha gestito oltre 500 casi di studenti che, senza aiuto, sarebbero rimasti fuori dal circuito scolastico. Il 86% di queste situazioni si è risolto positivamente grazie all’assistenza offerta dai volontari. Tuttavia, le recenti statistiche evidenziano che il sistema sta perdendo la capacità di affrontare queste sfide in modo efficace, aumentando il rischio di esclusione sociale per i più giovani.
Difficoltà nell’inserimento scolastico
La variegata offerta formativa
Quando si tratta di scegliere l’istituto scolastico, gli adolescenti provenienti dall’estero si trovano a dover affrontare un’ampia gamma di opzioni. Il panorama dell’istruzione superiore a Roma è particolarmente complesso, con programmi e percorsi che variano notevolmente da un istituto all’altro. Per i ragazzi che hanno completato la terza media all’estero, questo può risultare disorientante. La mancanza di un orientamento specifico per i neo arrivati intensifica il rischio di scelte errate, con la possibilità di abbandonare la scuola prima di completare il proprio percorso formativo.
Barriere linguistiche e strategie didattiche
Uno dei principali ostacoli che i nuovi arrivati incontrano è la lingua italiana: molti istituti richiedono un livello linguistico sufficiente per affrontare le discipline scolastiche. Alcuni istituti superiori hanno iniziato ad adottare strategie per supportare questi studenti, riconoscendo anche le competenze polyglotte che molti di loro possiedono. Tuttavia, un numero significativo di scuole non è attrezzato per gestire al meglio l’inserimento di studenti stranieri, lasciando un vuoto che potrebbe compromettere le loro opportunità educative a lungo termine.
La necessità di un intervento coordinato
È autodichiarato che una risposta istituzionale è urgente per affrontare le sfide dell’integrazione scolastica per gli adolescenti stranieri. Le associazioni come Scuolemigranti, insieme ad altre realtà locali, continuano a lavorare in prima linea per garantire che questi ragazzi possano ricevere l’istruzione di cui hanno diritto. L’auspicio è che si possa sviluppare un piano strategico che coinvolga le scuole, le famiglie e le istituzioni, ponendo un accento particolare sull’importanza di un inserimento scolastico inclusivo e sostenibile.