Un contesto di degrado e preoccupazione sta emergendo a Giugliano, comune situato a pochi chilometri da Napoli, dove la presenza di prostitute lungo le strade ha sollevato timori tra i genitori. Questi ultimi, in cerca di proteggere i propri figli, si sono rivolti al sacerdote locale chiedendo il trasferimento delle attività di catechismo in altre parrocchie, per evitare che i bambini possano imbattersi in situazioni sgradevoli durante il loro percorso verso la prima comunione.
Il problema della prostituzione lungo la strada
Un fenomeno in crescita
Negli ultimi anni, la prostituzione lungo la strada che conduce alla parrocchia di San Matteo ha destato preoccupazione tra i residenti. Durante le ore diurne e notturne, il passaggio di automobili è costante e, contestualmente, anche la presenza delle operatrici del sesso si è fatta notare, rendendo la situazione insostenibile per le famiglie del borgo Riccio. I genitori, spinti dalla crescente inquietudine, hanno testimoniato come non possano accettare che i propri figli siano esposti a tali scene mentre si dirigono verso la chiesa per partecipare alle lezioni di catechismo.
La richiesta di spostamento
La frustrazione si è trasformata in un’azione concreta: i genitori hanno chiesto al parroco, don Massimo Condidorio, di rilasciare un nulla osta per poter far seguire i loro bambini il catechismo in chiese di altri comuni, anche a distanza di dieci chilometri da Giugliano. L’idea di allontanarsi dalla parrocchia ha suscitato una reazione contraria in don Massimo, il quale ha sottolineato l’importanza di mantenere un legame con la comunità parrocchiale e il rischio di indebolire il senso di appartenenza.
Le iniziative della parrocchia
Attività per i bambini
In risposta alle preoccupazioni delle famiglie, la parrocchia di San Matteo ha intrapreso diverse iniziative mirate a coinvolgere maggiormente i giovani della zona. Oltre ai tradizionali corsi di catechismo, sono stati organizzati eventi e attività ricreative per attrarre i bambini e gli adolescenti, creando un ambiente più accogliente e meno vulnerabile alle problematiche esterne. Tra le novità , è stato recentemente inaugurato un campo di calcetto, con l’obiettivo di promuovere il gioco e l’aggregazione tra i ragazzi del quartiere.
Battaglie contro il degrado
Tuttavia, il problema della prostituzione e del degrado persistente non è l’unico fronte su cui don Massimo e la comunità si battono. Negli ultimi decenni, anche i suoi predecessori hanno denunciato con forza la situazione, instaurando una serie di interventi per migliorare la vivibilità della zona. La pulizia delle strade, ad esempio, è stata recentemente una priorità : il sacerdote e alcuni fedeli hanno portato avanti un’iniziativa per ripulire le strade dai rifiuti abbandonati dagli automobilisti, un gesto significativo per ripristinare decoro e dignità all’area.
L’impatto ambientale e sociale
Roghi di rifiuti e inquinamento
Oltre al problema della prostituzione, Giugliano sta affrontando anche una questione di inquinamento ambientale, legata ai roghi di rifiuti. Don Massimo ha più volte utilizzato i social media per evidenziare come le emissioni di fumi tossici stiano avendo conseguenze negative sulla salute dei residenti e sulla qualità della vita in generale. Questi incendi, spesso provocati da comportamenti scorretti, contribuiscono a rendere l’aria irrespirabile e creano un clima di insicurezza anche all’interno delle abitazioni.
Una comunità che resiste
Le problematiche del territorio non sembrano demoralizzare l’operato della parrocchia di San Matteo. Al contrario, la comunità locale si dimostra determinata a opporsi a tali dinamiche, cercando di proteggere i più giovani e instaurando progetti che possano fungere da argine contro il degrado. La presenza attiva di genitori e la sensibilità del parroco rappresentano una forza motrice per un cambiamento positivo e duraturo nella comunità di Giugliano.