Situazione tragica a Montelibretti: donna anziana abbandonata e trovata morta in casa

Situazione tragica a Montelibretti: donna anziana abbandonata e trovata morta in casa

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Situazione tragica a Montelibretti: donna anziana abbandonata e trovata morta in casa - Gaeta.it

Un caso inquietante di abbandono e negligenza familiare ha scosso la piccola comunità di Montelibretti, dove Margherita Battazza, un’anziana di 84 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione. La figlia della vittima, Antonella Marrella, attualmente agli arresti domiciliari, aveva programmato una fuga con documenti falsi, abbandonando la madre disabile senza cibo né acqua. Gli sviluppi dell’indagine sollevano interrogativi gravi su una famiglia che, apparentemente, ha visto un drastico cambiamento dopo la morte del patriarca.

L’abbandono e le circostanze della morte

Una vita segnata dalla perdita

L’anziana Margherita Battazza viveva nella sua villetta in via dei Salici a Montelibretti, una località caratterizzata da un paesaggio di uliveti e tranquillità, fino a un tragico evento che ha segnato l’inizio della sua fine. Era una donna disabile e non autosufficiente, affidata alle cure della figlia Antonella. Tuttavia, dall’arrivo della pandemia COVID-19 e dalla morte del marito Tommaso, la situazione è diventata critica, secondo i racconti delle vicine. La figura paterna, da sempre presente, sembrava essere il punto di riferimento per la stabilità della famiglia. Con la sua scomparsa, l’equilibrio sembra essersi frantumato.

Il 12 giugno, i carabinieri sono stati allertati e hanno trovato il corpo senza vita di Margherita, in evidente stato di malessere, nella sua casa, dopo non aver trovato Antonella. Si trattava di una donna abbandonata in condizioni disastrose, senza alcuna possibilità di richiedere aiuto. La figlia non si trovava in casa e, secondo le prime indagini, si era allontanata per una vacanza in Abruzzo a spese della madre. Una vacanza che, per gli inquirenti, assume contorni inquietanti di evidente fuga dalla responsabilità di accudire la madre disabile.

La scoperta dell’abbandono

La drammatica scoperta è avvenuta quando i carabinieri, chiamati per notificare un atto a Antonella, hanno dovuto entrare e si sono trovati di fronte alla scena tremenda del corpo dell’anziana. Non vi erano segni evidenti di violenza, ma gli investigatori non escludono che il decesso possa essere correlato a una caduta o a problemi di salute aggravati dalla totale assenza di cibo e acqua. Questi dettagli pongono interrogativi non solo sulla morte di Margherita, ma anche sul comportamento negligente della figlia. La mancanza di prudenza e attenzione nei confronti dei bisogni quotidiani dell’anziana mette in luce una grave disfunzione familiare.

L’arresto di Antonella Marrella, già in custodia per abbandono di incapace, è stato effettuato dai carabinieri della compagnia di Monterotondo. La sua posizione giuridica si appesantisce ogni giorno che passa, in attesa dei risultati dell’autopsia e di ulteriori sviluppi da parte della Procura di Tivoli.

Indagini in corso: documenti falsi e fuga all’estero

La preparazione di una fuga

Secondo quanto emerso dalle indagini, non solo Antonella aveva abbandonato la madre, ma stava progettando di allontanarsi dall’Italia e di rifarsi una vita altrove. Documenti falsi e appunti dettagliati sui suoi piani sono stati scoperti durante le indagini. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato di complessità al caso, lanciando un’ombra di mistero sulla reale motivazione dietro le sue azioni. Gli inquirenti ora dovranno capire non solo se ci sia stata negligenza, ma anche quali siano stati i motivi che hanno spinto la donna ad allontanarsi in un momento così critico per la madre.

La presenza di due bambini, figli di Antonella, aggiunge un elemento emotivo e complicato alla situazione. Questo ha sollevato dubbi e preoccupazioni circa le condizioni in cui sono stati lasciati e ulteriori indagini sono necessarie per garantire la loro sicurezza. Dopo la sua cattura, Antonella è stata trasferita nel carcere di Rebibbia, mentre la comunità inizia a metabolizzare la gravità di quanto accaduto.

Rilevanza sociale e comunitaria

Questo tragico episodio solleva questioni più ampie sul sostegno alle persone anziane e sulle responsabilità familiari. Un adesivo sulla recinzione della villa, “Zona controllo vicinato”, diventa un triste paradosso: tutti intorno erano dell’idea che nulla di strano stesse accadendo, quando in realtà una vita vulnerabile veniva trascurata fino alle estreme conseguenze. Le indagini sono solo all’inizio e la comunità attende con ansia come si evolverà questa triste vicenda.

La drammaticità della storia di Margherita Battazza ci invita a riflettere sulla fragilità delle dinamiche familiari e sull’importanza di essere attenti e presenti per chi, nella vita, può trovarsi in difficoltà. La comunità di Montelibretti non dimenticherà facilmente questo tragico episodio, ponendo interrogativi sulla sorveglianza e il supporto verso gli anziani, e lasciando un segno profondo nella memoria collettiva.

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