Nell’ambito di un’indagine della Procura di Velletri sono state arrestate cinque persone accusate di aver fornito droga, soprattutto oppio, ai braccianti impegnati nell’Agro Pontino. Il loro intento era alleviare la fatica dei lavoratori e sfruttare ulteriormente la loro manodopera all’interno di turni estenuanti.
Svolgimento delle indagini
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia hanno condotto un’accurata indagine che ha permesso di delineare i ruoli e le modalità operative del gruppo criminale, il quale aveva estese connessioni nelle zone di Ardea, Anzio e Nettuno. Grazie alla complicità di un funzionario pubblico non onesto e ai contatti forniti da una rete di mediatori, l’organizzazione ha contribuito alla regolarizzazione illegittima di oltre 500 extracomunitari sul suolo italiano.
Il giudice per le indagini preliminari di Velletri ha emesso ordinanze cautelari che coinvolgono un totale di 25 individui, di cui tre sono stati posti in carcere e due agli arresti domiciliari.
Attività della struttura criminale
Secondo quanto emerso dalle investigazioni della Guardia di Finanza, il sodalizio si occupava anche di fornire tutta la documentazione necessaria per avviare e completare le pratiche amministrative in maniera “tutto incluso”. I costi per tale servizio variavano da 300 a 5000 euro, a seconda della complessità della richiesta presentata alle autorità competenti.
Inoltre, l’organizzazione garantiva ai lavoratori agricoli la droga da consumare durante le ore di lavoro nei campi. Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti circa 90 chilogrammi di bulbi di papavero da oppio, confermando le attività illecite della rete criminale smantellata.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2024 da Sara Gatti