Smantellata rete di fabbricazione di banconote false in Puglia, tre arresti

Smantellata rete di fabbricazione di banconote false in Puglia, tre arresti

Smantellata in Puglia una rete di contraffazione internazionale: tre arresti e sequestro di attrezzature per la produzione di banconote false, grazie all’operazione dei carabinieri e al supporto di Europol.
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Smantellata rete di fabbricazione di banconote false in Puglia, tre arresti - Gaeta.it

Una realtà criminale che operava nel settore della contraffazione è stata smantellata in Puglia grazie a un’operazione condotta dai carabinieri della Sezione Criptovalute. Questa operazione ha portato all’arresto di tre persone e ha rivelato una sofisticata stamperia clandestina attiva nella produzione e distribuzione di banconote false, le cui operazioni si estendevano non solo in Italia ma anche a livello internazionale.

La genesi dell’indagine

Le indagini sono iniziate nel 2024, frutto di un monitoraggio costante delle piattaforme di messaggistica, in particolare Telegram, dove circolavano offerte di compravendita di denaro falso. La Sezione Criptovalute è stata fondamentale per la raccolta di informazioni, utilizzando tecniche avanzate di analisi della blockchain per tracciare le transazioni illegali. Attraverso questo metodo, gli investigatori sono riusciti a deanonimizzare gli acquirenti e risalire ai loro profili, consentendo così di individuare i membri della rete.

Grazie a un lavoro meticoloso di intelligence, è stata identificata una figura chiave dell’organizzazione tramite una recensione su Tripadvisor, dove utilizzava lo stesso soprannome adottato per vendere banconote false. Questi dettagli hanno fornito un ulteriore elemento per le ulteriori indagini e la pianificazione delle operazioni di arresto.

L’operazione e i dettagli degli arresti

Il blitz, avvenuto recentemente, è stato coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce. I militari, con il supporto di Europol e della Sezione Cyber del Nucleo Investigativo di Lecce, hanno messo in atto misure cautelari nei confronti di tre individui residenti in diverse città italiane, tra cui Lido Marini e Poggio Picenze. Questi soggetti sono accusati di vari reati, tra cui produzione e distribuzione di valuta falsa e autoriciclaggio.

Le operazioni hanno previsto perquisizioni domiciliari che hanno dato esiti significativi. Non solo sono stati identificati gli arrestati, ma sono stati sequestrati anche materiali e attrezzature utilizzate per la produzione di banconote. Questo ha permesso di interrompere il funzionamento della stamperia clandestina, considerata di alta qualità per quanto riguarda la contraffazione.

La stamperia clandestina e il suo impatto

Durante le perquisizioni è emerso che la stamperia era dotata di apparecchiature avanzate in grado di produrre banconote false di alta qualità. Secondo le analisi svolte dal National Analysis Centre della Banca d’Italia, il gruppo era riuscito a sviluppare tre nuove classi di contraffazione, a sottolineare la pericolosità della loro attività.

Inoltre, le investigazioni hanno rivelato che il gruppo criminale era pronto a espandere le proprie operazioni, con la realizzazione di un macchinario innovativo per incidere monete false da 2 euro, segnando un punto di svolta nel panorama nazionale di contraffazione monetaria. Le operazioni di distribuzione non erano limitate all’Italia, ma si estendevano anche a numerosi Paesi dell’Unione Europea, come Francia, Spagna e Germania, con un volume d’affari noto che superava i 180.000 euro.

Il ruolo di Europol e i prossimi passi

Il contributo di Europol è stato cruciale, fornendo supporto nelle operazioni e garantendo un flusso informativo efficace tra gli organi investigativi degli stati membri. Durante l’operazione, è stato segnalato un quarto soggetto attivo nella rete, il quale è stato anch’esso sottoposto a perquisizione.

Le autorità hanno sequestrato 40.000 euro in banconote false, insieme a stampanti, un incisore laser e altri strumenti necessari per la produzione. Le misure cautelari predisposte sono state emesse mentre l’indagine prosegue; gli indagati, infatti, sono presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.

In un contesto in cui la contraffazione continua a rappresentare un problema serio, queste operazioni dimostrano l’efficacia della cooperazione tra diverse forze di polizia e l’uso della tecnologia avanzata per combattere il crimine.

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