Smantellata un'organizzazione criminale per la contraffazione di documenti a Terni

Smantellata un’organizzazione criminale per la contraffazione di documenti a Terni

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Smantellata un'organizzazione criminale per la contraffazione di documenti a Terni - Gaeta.it

Un’operazione della polizia ha portato alla luce una complessa rete di contraffazione di documenti utilizzata per facilitare l’ingresso e la permanenza di stranieri in Italia. Il valore dei pacchetti offerti dall’associazione criminosa si aggirava intorno ai 4 mila euro. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Perugia, ha rivelato pratiche illegali per il rilascio dei titoli di soggiorno e il ricongiungimento familiare.

L’operazione anti-contrabbando: indagini e sviluppi

Un’indagine avviata grazie a una segnalazione

L’operazione, che ha avuto come teatro la provincia di Terni, è stata avviata dopo una segnalazione proveniente dall’ufficio anagrafe del Comune. Le autorità avevano notato un aumento sospetto di richieste di cambi di residenza da parte di stranieri, molti dei quali provenienti da paesi come PAKISTAN, AFGHANISTAN, EGITTO e IRAQ. Queste pratiche, ritenute «frequenti quanto sospette», hanno spinto gli inquirenti a indagare più a fondo.

La crescente curiosità ha messo in luce un’organizzazione ben strutturata, con al centro un cittadino egiziano coinvolto in varie attività commerciali. La sua rete permetteva a molti extracomunitari di ottenere o rinnovare i titoli di soggiorno, sfruttando indirizzi fittizi, che spesso risultavano infetti da pratiche fraudolenti. Per un caso esemplificativo, in un appartamento di soli 38 metri quadrati, sono state ritrovate ben 14 persone registrate come residenti. Questo ha sollevato seri interrogativi sulle modalità di gestione di questi alloggi.

Dettagli sull’organizzazione e arresti

L’inchiesta ha portato all’arresto di due uomini: un egiziano di 30 anni e un trentaduenne del Bangladesh, entrambi arrestati e posti agli arresti domiciliari. In aggiunta, un italiano di 58 anni è stato colpito da un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti e tre i soggetti erano residenti a Terni e sono accusati di associazione per delinquere. Il numero totale degli indagati nell’ambito dell’operazione ammonta a 25.

La squadra mobile di Terni, potenziata dal Servizio centrale operativo e da una rete di questure nazionali, ha lavorato incessantemente per collegare i vari elementi dell’inchiesta. L’ampio supporto ricevuto da diverse questure, tra cui quelle di Roma, Perugia, Frosinone e Macerata, ha dimostrato l’estensione del fenomeno illegale e la cooperazione necessaria per affrontarlo.

Tariffe e pratiche illegali: il business della contraffazione

Un vero e proprio tariffario per i servizi offerti

L’organizzazione non si limitava a fornire semplici servizi, ma aveva creato un vero e proprio tariffario in base ai tipi di pratiche necessarie per ciascun richiedente. Secondo gli inquirenti, le somme variavano in base al servizio richiesto, che poteva includere l’ottenimento o il rinnovo di permessi di soggiorno, nonché l’accesso al ricongiungimento familiare con parenti residenti all’estero. La somma complessiva di circa 4 mila euro per i “pacchetti” offerti da questa associazione criminale ha evidenziato un sistema ben organizzato e inquietante.

Le modalità con cui l’associazione operava sono emerse nel corso delle indagini, evidenziando l’abilità e la spregiudicatezza degli individui coinvolti. La figura di spicco, l’egiziano al centro della rete, gestiva un numero enorme di telefonate quotidiane – si parla di circa 800 – per coordinare le operazioni e mantenere i contatti con i potenziali clienti che cercavano assistenza per la loro posizione legale in Italia.

L’arresto di queste persone non solo ha segnato un importante traguardo per le forze dell’ordine, ma ha messo in luce anche le problematiche legate alle reti clandestine che sfruttano la vulnerabilità degli stranieri in cerca di aiuto.

La consapevolezza di quanto accaduto è fondamentale per una migliore gestione del fenomeno dell’immigrazione, poiché evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e le misure di sicurezza sul territorio.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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