Un nuovo progetto della Compagnia Opus Ballet sta per debuttare al Teatro Duse di Bologna, proponendo una rivisitazione di “Sogno di una notte di mezza estate”. In programma giovedì 2 aprile alle 21, lo spettacolo rappresenta un incontro tra musica classica, danza contemporanea e drammaturgia, tutto ispirato all’opera di William Shakespeare. Sotto la direzione del coreografo Davide Bombana, la Compagnia continua il suo percorso artistico volto a esplorare il rapporto tra classico e moderno, cercando di rendere accessibili temi universali e sempre attuali.
Il progetto artistico del sogno
Il nuovo lavoro di Bombana vuole trasformare l’opera shakespeariana in un mezzo per riflettere sul contemporaneo. “Vogliamo destrutturare il classico,” afferma il coreografo, “per arricchire il repertorio e parlare di una realtà tangibile.” Al centro della narrazione si trova Ermia, una giovane donna che rifiuta le convenzioni sociali e il matrimonio imposto dalla famiglia. La trama si sviluppa attraverso la fuga notturna della protagonista e del suo amato Lisandro tra i boschi, seguiti da Demetrio, suo promesso sposo non desiderato, e dalla confidente Elena. Questi giovani, in cerca di amore e libertà , si ritrovano immersi in un mondo di sogno, dove si intrecciano vicende di amore e conflitto, amplificate dal contesto magico.
Personaggi chiave e dinamiche
Oltre ai quattro giovani, la storia include Oberon e Titania, re e regina di un regno fantastico, che si contendono una proprietà con zelo e passione. La loro conflittualità crea una serie di eventi surreali che influenzano i protagonisti. Puck, un folletto astuto e giocoso, gioca un ruolo fondamentale nel generare il caos. “Costui,” commenta Bombana, “usa magie per creare confusione, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla trama.” Questo miscuglio di personaggi dà vita a un intricato girotondo di relazioni affettive bizzarre e sorprendenti, collocando quest’opera in un contesto contemporaneo e riflessivo.
La scenografia e l’atmosfera
L’ambientazione naturale e il bosco circostante sono anch’essi protagonisti dello spettacolo. Questi elementi non sono solo sfondo, ma contribuiscono a raccontare una storia di lenta dissoluzione e cambiamento. La natura assiste silenziosa alle vicende umane, diventando parte integrante della narrazione. Il contrasto tra il mondo suggestivo e quello reale amplifica l’impatto emotivo dello spettacolo, rendendo palpabili le tensioni e le passioni dei personaggi.
Questa interpretazione di “Sogno di una notte di mezza estate” non è solo una celebrazione della danza e della musica, ma anche un’occasione per riflettere su un mondo in cambiamento, dove l’amore e le convenzioni sociali si intrecciano in modi inaspettati. Con una narrazione che vuole essere sia divertente che profonda, la Compagnia Opus Ballet si prepara a incantare il pubblico di Bologna con un’opera che si distacca dalle tradizioni per abbracciare temi più attuali e universali.