Solidarietà a operatori ustionati: Italia Nostra Roma chiede misure urgenti contro i roghi

Solidarietà a operatori ustionati: Italia Nostra Roma chiede misure urgenti contro i roghi

Pascarola Caivano Rogodirifiuti 18 06 2012 Pascarola Caivano Rogodirifiuti 18 06 2012

Il recente aumento degli incendi nella capitale ha sollevato preoccupazioni tra le associazioni locali, in particolare Italia Nostra Roma, che ha espresso il proprio sostegno agli operatori della Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco. Questi ultimi, sempre più sotto organico, si trovano a dover affrontare situazioni critiche che richiederebbero un’immediata prevenzione. L’Amministrazione Gualtieri è quindi chiamata a prendere atto della necessità di un piano di salvaguardia per le aree verdi cittadine.

Le cause dei roghi: discariche e abbandono

Un problema sotto gli occhi di tutti

Italia Nostra ha identificato due principali fattori che alimentano la crisi degli incendi. Anzitutto, nonostante i ripetuti censimenti, la città continua a essere costellata da discariche a cielo aperto in aree non presidiate, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di roghi di vasta portata. Recenti stime suggeriscono l’esistenza di circa un migliaio di discariche, evidenziando una realtà che è ben oltre la semplice incuria.

L’indifferenza da parte dell’Amministrazione capitolina è evidente. Il fenomeno sembra essere alimentato da un atteggiamento di “lasciar fare”, che porta a una mancanza di interventi decisivi da parte delle istituzioni. Il sostegno delle Forze dell’ordine è quantomeno insufficiente e non è chiaro chi tragga vantaggio da questo stato di abbandono, rendendo la situazione intollerabile sia per la salute pubblica che per l’ordine.

Il degrado urbano: una questione di sicurezza

Roma è diventata una vera e propria “città dei roghi”, simbolo di degrado e abbandono. Anche le zone naturali più pregiate, come i parchi e le riserve, stanno subendo danni irreparabili. I cittadini sono sempre più allarmati dalla mancanza di iniziative di prevenzione e dalla carenza di risorse, che minano la sicurezza e il benessere collettivo. È dunque vitale che venga stabilito un piano d’azione che coinvolga tutte le istituzioni competenti.

Aree verdi in pericolo: il caso di Pratone di Torre Spaccata

Un patrimonio storico in fiamme

Recentemente, un’importante area verde a Cinecittà Est, nota come “Pratone di Torre Spaccata”, è stata devastata da un incendio. Questa zona non è solo un polmone verde per la città, ma rappresenta anche un sito archeologico di grande valore. Tra il 1997 e il 2006, gli scavi effettuati hanno portato alla luce quattro ville romane suburbane e una serie di strutture storiche, rivelando il significato culturale dell’area.

È inaccettabile che un patrimonio così prezioso possa andare in fiamme senza che ci siano stati interventi preventivi adeguati. Anche aree che fanno parte della Rete di Parchi regionali, gestiti da Roma Natura, hanno subito danni significativi. La Riserva di Monte Mario e la Riserva dell’Aniene sono solo alcune delle zone protette che richiedono urgentemente attenzione, risorse e competenze specialistiche.

Responsabilità condivisa: comune e regione

La responsabilità per la salvaguardia di questi spazi non può ricadere su un’unica istituzione. È imperativo che la Regione gestisca attivamente gli Enti preposti e che il Comune eserciti una costante vigilanza sulle attività di prevenzione. Solo in questo modo si potrà garantire la protezione delle aree verdi, che rappresentano un bene comune non solo per il presente ma anche per le future generazioni. L’Assessora all’Ambiente ha richiamato l’urgenza di un “cambio di passo” che non può più essere rimandato.

Le azioni immediate e concrete scaturite da una collaborazione efficace tra le istituzioni sono necessarie affinché il territorio possa essere preservato e le emergenze, come gli incendi, possano essere finalmente controllate.

Change privacy settings
×