Il clima politico in Abruzzo si fa sempre più teso. A seguito della lettera inviata dal governatore Marco Marsilio a Luciano D’Amico, leader del Partito Democratico, il partito ha espresso piena solidarietà nei confronti del proprio rappresentante. Le dichiarazioni di Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd, evidenziano una forte volontà di non subire intimidazioni e alludono a un clima di nervosismo che si sta diffondendo all’interno della giunta regionale.
D’Amico e il confronto con Marsilio
In un intervento diretto, Daniele Marinelli ha invitato il presidente Marsilio a un dialogo aperto sulla storia e sulla cultura politica abruzzese. Marinelli ha sottolineato come la destra italiana, spesso riluttante a confrontarsi con il proprio passato, non dovrebbe sentirsi legittimata a dispensare lezioni di morale. Questa affermazione nasce da un’analisi dei silenzi imbarazzati della destra sui temi dell’antifascismo, risvegliando una questione di credibilità politica. Spostando il focus dalla polemica ideologica, Marinelli ha tracciato una netta divisione fra chi difende il diritto alla salute e chi, a suo dire, lo mina.
Le critiche ai problemi della sanità
Marinelli ha poi messo in luce una serie di problematiche che affliggono il sistema sanitario abruzzese. Ha infatti chiesto al presidente perché non affronti questioni cruciali come i Livelli essenziali di assistenza, nella cui classifica l’Abruzzo occupa posizioni poco invidiabili. Aggiungendo alla discussione la mobilità passiva, Marinelli scava nel cuore di un problema che riguarda la salute di oltre 62.000 cittadini privi di medico di base e 120.000 che rinunciano a cure necessarie. Il segretario del Pd ha chiesto a Marsilio di non eludere queste problematiche, sottolineando che gli abruzzesi si aspettano risposte concrete e non polemiche riguardanti “Bella ciao” o questioni storiche.
Responsabilità politica e futuro della sanità
Marinelli ha infine messo in discussione la scelta dei direttori generali delle Asl, indicando come, sotto la guida attuale, questi siano stati riconfermati nonostante la situazione finanziaria precaria. Da questa affermazione emerge un chiaro invito a riflettere sulle responsabilità delle scelte politiche attuali. Il Pd chiede trasparenza e concretezza, spingendo l’agenda politica verso la salute pubblica piuttosto che verso dispute ideologiche. Gli abruzzesi, secondo Marinelli, meritano un amministratore pubblico impegnato nella risoluzione di tale crisi, piuttosto che in lezioni di storia.
Le tensioni politiche in Abruzzo continuano a crescere, mentre il Partito Democratico si prepara a rivendicare il proprio ruolo nella salvaguardia dei diritti e dei servizi alla cittadinanza. La chiamata al confronto tra D’Amico e Marsilio potrebbe segnare un cambiamento nel dibattito politico locale, seppure nel contesto di uno scenario carico di sfide e polemiche.