"Sommersi salvati": una mostra alla biblioteca Classense di Ravenna celebra la resilienza dell'Emilia-Romagna

“Sommersi salvati”: una mostra alla biblioteca Classense di Ravenna celebra la resilienza dell’Emilia-Romagna

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"Sommersi salvati": una mostra alla biblioteca Classense di Ravenna celebra la resilienza dell'Emilia-Romagna - Gaeta.it

Inaugurata il 6 settembre, la mostra “Sommersi salvati. Libri liberati dal fango” presso la biblioteca Classense di Ravenna si propone come un omaggio alla resilienza e alla memoria culturale di un territorio provato dall’alluvione primaverile del 2023. Attraverso una fusione di arte visiva e testimonianze, l’esposizione racconta la storia di oltre 50.000 volumi che, seppur sommersi dall’acqua, sono stati salvati grazie all’impegno collettivo di cittadini, volontari e istituzioni. Questo evento, che rimarrà aperto fino al 12 ottobre, si pone come un’importante riflessione sulla tragedia che ha colpito l’Emilia-Romagna, valorizzando la narrativa di speranza e di recupero della cultura.

l’alluvione del 2023: una ferita aperta

La devastazione e la risposta della comunità

La primavera del 2023 ha segnato un capitolo drammatico nella storia recente dell’Emilia-Romagna, con una serie di inondazioni che hanno devastato diverse aree, in particolare il seminario vescovile di Forlì, dove sono stati sommersi circa 50.000 libri. Questo evento naturale ha avuto ripercussioni significative sulla comunità locale, con strade impraticabili e abitazioni danneggiate, e ha richiesto una risposta immediata da parte di gruppi di soccorso, tra cui i Carabinieri, la Protezione Civile e i Vigili del fuoco. I cittadini hanno dimostrato un forte senso di unione, organizzandosi per salvare beni culturali e assistendo le famiglie colpite. La mostra “Sommersi salvati” si inserisce in questo contesto di dolore e resilienza, evidenziando non solo la devastazione ma anche la forza della comunità nel fronteggiare l’emergenza.

L’importanza della narrazione visiva

Le opere presentate nella mostra si contraddistinguono per la loro capacità di immortalare momenti di intenso dolore e di riflessione, trasformando la tragedia in arte. La narrazione visiva offre una forma di comunicazione che aiuta a elaborare il lutto e a mantenere viva la memoria di quanto accaduto. Attraverso le fotografie di Silvia Camporesi e l’installazione video di Mara Moschini e Marco Cortesi, i visitatori possono immergersi nelle storie di chi ha vissuto quei giorni drammatici e scoprire come i libri, simboli di conoscenza e cultura, possano diventare testimoni silenziosi della storia, raccontando esperienze di vita e di speranza.

dettagli della mostra

Un allestimento artistico di grande impatto

“Sommersi salvati” non è solo un’esposizione di libri recuperati, ma un’installazione che coinvolge sensibilmente il pubblico. L’allestimento curato da Sauro Turroni integra le fotografie altamente evocative di Camporesi con l’elemento video, creando un’atmosfera immersiva che trasmette la gravità dell’evento e la forza del recupero. Gli artisti hanno cercato di dare vita a una narrazione che non si limita a documentare il passato, ma invita anche a riflettere sull’importanza della cultura nella ricostruzione di un’identità collettiva.

La reazione del pubblico e dell’amministrazione

Dall’inaugurazione, la mostra ha suscitato un forte interesse da parte del pubblico, non solo per la sua rilevanza storica, ma anche per la sua capacità di trasmettere emozioni. L’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia, ha sottolineato come l’evento possa stimolare una riflessione profonda sul valore della cultura anche in momenti di crisi, affermando che “questa mostra cerca di indagare, con grande rispetto, un momento tanto doloroso, esprimendo anche una dimensione estetica attraverso il lavoro dei tre artisti”. La risposta della comunità è stata calorosa, testimoniando la necessità di eventi culturali che uniscano e che ricordino le sfide affrontate.

Il percorso espositivo di “Sommersi salvati” rappresenta un’importante opportunità per riflettere e confrontarsi con il dolore, ma anche per celebrare l’impegno collettivo nel salvaguardare i patrimoni culturali e nel ricostruire una comunità solidale e resiliente.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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