Un recente sondaggio condotto da Psiconcologia.net ha svelato un dato allarmante: il 71% dei pazienti con diagnosi di cancro trova fondamentale il supporto psico-oncologico online. Le statistiche mettono in luce una realtà difficile: il 92% dei pazienti ha affrontato gravi difficoltà emotive durante il percorso di cura, ma solo un terzo ha affrontato questi problemi con il proprio oncologo. Questi risultati, emersi da 2.960 questionari compilati da pazienti e familiari, sono stati presentati in una recente conferenza stampa virtuale, evidenziando l’urgenza di un supporto psicologico strutturato e facilmente accessibile nella cura oncologica.
Il peso del disagio psicologico nei pazienti oncologici
Ansia e depressione: dati preoccupanti
Le problematiche emotive legate alla diagnosi di cancro colpiscono un numero significativo di pazienti. Ansia, depressione e stress psicologico sono esperienze comuni che influenzano non solo i malati, ma anche i caregiver e i familiari. Nel 92% dei casi, le difficoltà emotive hanno avuto un impatto significativo sul percorso terapeutico, rendendo cruciale un intervento tempestivo e mirato.
Il sondaggio rivela che, nonostante la consapevolezza dell’importanza del supporto psicologico, il 53% dei pazienti non ha mai affrontato le proprie preoccupazioni con il medico oncologo. Questo solleva interrogativi sul rapporto tra pazienti e specialisti, evidenziando la necessità di una comunicazione più aperta che possa favorire la condivisione di emozioni ed esperienze.
Il ruolo dello psiconcologo nella cura
La figura dello psiconcologo si rivela essenziale in questo contesto. Solo il 16% dei pazienti riferisce la presenza costante di uno psiconcologo nel centro di cura, lasciando una significativa lacuna nel supporto di cui i pazienti hanno bisogno. Spesso, il contatto con uno psiconcologo avviene in modo sporadico, come dimostra il fatto che l’80% degli intervistati non ha mai partecipato a sedute con uno specialista, nonostante l’89% dei pazienti consideri il servizio altamente utile. Questo chiaramente indica la necessità di integrare i servizi di supporto psicologico all’interno delle strutture sanitarie.
Un’assistenza virtuale per una nuova era di cura
L’importanza della telemedicina
La pandemia ha aperto nuove strade nel campo della telemedicina, e i risultati positivi ottenuti dai teleconsulti durante questo periodo hanno dimostrato che il supporto psicologico online può essere una risposta efficace alle esigenze di un numero crescente di pazienti oncologici. Il 71% degli intervistati ha espresso interesse nel ricevere supporto psico-oncologico tramite piattaforme digitali. Questo metodo, oltre a superare le barriere fisiche dell’accesso alla cura, è estremamente utile per coloro che, a causa delle loro condizioni di salute o delle terapie in corso, possono avere difficoltà a spostarsi.
Come sottolinea Gabriella Pravettoni, direttrice della Divisione di Psiconcologia dell’Istituto europeo di oncologia , è fondamentale garantire che i pazienti possano accedere a un supporto psicologico efficace, in modo da migliorare la loro qualità di vita e la loro capacità di affrontare la malattia.
Sviluppo e formazione del personale
L’integrazione di psiconcologi nelle strutture oncologiche richiede, però, un’azione concertata per formare professionisti in grado di affrontare la complessità delle emozioni legate alla malattia. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha affermato che è essenziale aumentare il numero di specialisti disponibili, dato che attualmente solo il 20% dei pazienti ha avuto accesso a sedute strutturate con uno psiconcologo.
Nel panorama attuale, la formazione continua degli specialisti e l’implementazione di servizi di telemedicina saranno cruciali per garantire che il supporto psicologico diventi una componente fondamentale del trattamento oncologico.
Il futuro del supporto psico-oncologico in Italia
Un aumento nelle diagnosi e la necessità di assistenza
Nel 2023, in Italia, sono stati stimati 395.000 nuovi casi di tumore, un aumento che rende ancora più urgente il bisogno di un supporto psico-oncologico adeguato per gestire il crescente numero di pazienti. La pandemia ha portato a un incremento delle diagnosi di 18.400 nuovi casi in soli tre anni, sottolineando l’importanza di garantire un’assistenza psicologica vicina e attenta ai bisogni di ciascun paziente.
Innovazione nei servizi di supporto
La sfida ora è sviluppare strategie che rispondano a queste esigenze. L’implementazione di supporti online servirà non solo a rispondere alla crescente domanda, ma anche a garantire che il benessere psicologico diventi una parte integrante del percorso di cura oncologica. Con una popolazione di oltre 3,6 milioni di cittadini che vivono dopo una diagnosi di cancro, il supporto psico-oncologico si deve adattare e rispondere ai bisogni di questi pazienti per costruire un futuro più promettente e curativo. Le istituzioni sanitarie hanno dunque l’opportunità di evolve e integrare soluzioni che possano davvero migliorare la qualità della vita dei pazienti, affrontando in modo olistico non solo la malattia, ma anche gli aspetti emotivi e psicologici ad essa collegati.