Questa mattina, i membri della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale d’Abruzzo hanno visitato i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, situati nella frazione aquilana di Assergi. L’obiettivo dell’ispezione è stato quello di raccogliere informazioni sulla sicurezza del “Sistema Gran Sasso“, importante centro di ricerca e innovazione. Accompagnati dal direttore dei Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare , Ezio Previtali, i membri della Commissione hanno potuto approfondire le misure di sicurezza e i progetti in corso.
L’importanza della visita
Il presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani, ha espresso gratitudine al direttore Previtali per la sua disponibilità nel fornire spiegazioni dettagliate sull’attività dei Laboratori. Mariani ha sottolineato come l’operato di ricerca restituisca benefici significativi non solo dal punto di vista scientifico, ma anche economico per il territorio abruzzese. Infatti, i Laboratori impiegano un grande numero di aziende locali, contribuendo a far girare l’economia locale grazie ai fondi e alle risorse investite.
Durante la visita, è stata messa in evidenza l’importanza dei laboratori nel promuovere la ricerca anche in ambiti sanitari. Il coinvolgimento dell’industria locale e il flusso di risorse destinate alla ricerca aiutano a sostenere un ecosistema scientifico che ha un impatto diretto sulla comunità . Questi fattori rappresentano un valore aggiunto per l’intera regione, capace di attrarre investimenti e accrescere la reputazione dei Laboratori a livello internazionale.
Misure di sicurezza e problematiche in sospeso
Il direttore Previtali ha fornito chiarimenti dettagliati anche sulle misure di sicurezza implementate durante l’uso di materiali considerati a rischio. Un tema centrale emerso durante il sopralluogo è rappresentato dalla dismissione dell’esperimento LVD, che coinvolge materiali di proprietà russa. Quest’esperimento, ormai concluso, ha un’importante complicazione da gestire, essendo depositate circa 1.000 tonnellate di nafta idrogenata stoccata in compartimenti sicuri.
La questione della dismissione del materiale ha rappresentato una fonte di preoccupazione. La movimentazione dei materiali pericolosi dovrà avvenire in totale sicurezza e senza travasi, garantendo che l’intero processo sia gestito con la massima attenzione. Tuttavia, la gara inizialmente indetta per il smantellamento dell’esperimento è stata sospesa a causa di problematiche doganali e delle attuali tensioni geopolitiche, in particolare riguardo al conflitto in Ucraina.
Impegni futuri della Commissione di Vigilanza
Sandro Mariani ha annunciato che la Commissione di Vigilanza intende attivarsi affinché si possano risolvere al più presto le problematiche legate alla dismissione dell’esperimento LVD. A tal fine, la Commissione si rivolge al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, così come ai ministri Tajani e Bernini che ne gestiscono rispettivamente le aree di rappresentanza. Comportamenti proattivi da parte della Commissione mirano a garantire una rapida soluzione a quelle sfide che potrebbero limitare le attività dei Laboratori.
Parole di soddisfazione per il lavoro svolto
Ezio Previtali, alla fine della visita, ha espresso la sua soddisfazione per l’incontro avvenuto con la Commissione di Vigilanza. Ha ribadito l’importanza del lavoro di ricerca condotto nei Laboratori del Gran Sasso, sottolineando come, grazie a misure di sicurezza rigorose, sia possibile non solo fare ricerca, ma anche attrarre significativi investimenti. Il direttore ha affermato che condividere queste informazioni è fondamentale per il territorio e per la comunità scientifica, poiché aiuta a riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Sara Gatti