Un importante sopralluogo ha avuto luogo questa mattina presso la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, dove si trovano cannoni storici dell’epoca borbonica. Questo evento, autorizzato dal sindaco Luigi Vicinanza e dal Comandante Andrea Pellegrino, ha avuto come scopo principale il restauro e il recupero di questi reperti storici. La simbolica presenza di figure istituzionali sottolinea l’importanza di salvaguardare il patrimonio culturale locale.
La delegazione della Fondazione il Giglio
La delegazione della Fondazione il Giglio, accompagnata dalla prof.ssa Maria Paola Campeglia, restauratrice di fama e già docente presso l’Università Suor Orsola Benincasa, ha visitato siti di grande valore storico e culturale. Il Comandante in seconda della Capitaneria di Porto, Valerio Massimo Acanfora, ha accolto i membri della delegazione, delineando il progetto di intervento sul patrimonio bellico. La presenza di esperti in restauro contribuisce a garantire che i lavori verranno eseguiti seguendo le migliori pratiche, per preservare l’integrità dei cannoni.
I cannoni storici e la loro funzione
I dodici cannoni, ciascuno pesante circa una tonnellata e mezzo, sono stati progettati per proteggere il porto di Castellammare e i cantieri navali circostanti. Questi cannoni rappresentano un legame diretto con la storia militare del Regno delle Due Sicilie, risalente a periodi di conflitto nell’800. L’ultima volta che i cannoni furono utilizzati risale alla notte tra il 13 e il 14 agosto 1860, quando si tentarono di difendere l’ammiraglia della flotta borbonica, la “Monarca”, dall’assalto dei garibaldini. Questo evento riveste un’importanza storica non solo per Castellammare, ma per l’intera storia nazionale.
Obiettivi del restauro
Il progetto di restauro mira a riportare in vita questi preziosi reperti, che fondono storia e cultura. Gli interventi previsti includeranno una valutazione approfondita delle condizioni attuali dei cannoni, interventi di consolidamento strutturale e la pulitura delle superfici. Inoltre, gli esperti si concentreranno sull’utilizzo di materiali compatibili con quelli originali, per garantire un restauro non solo estetico ma anche funzionale.
Valorizzazione e sensibilizzazione
La valorizzazione di questi cannoni non si limita a un mero recupero fisico. Si intende anche sensibilizzare la comunità locale e i visitatori sul valore storico dei reperti e sull’importanza di conservare la memoria collettiva. Con iniziative mirate, si auspicano eventi che possano educare e coinvolgere il pubblico, creando un legame tra passato e presente.