Un episodio di violenza avvenuto nella cittadina di Sorrento, nella penisola sorrentina, continua a destare preoccupazione tra i residenti e le autorità locali. Gli eventi risalgono a ottobre dello scorso anno, quando sei ragazzi, di età compresa fra i 18 e i 20 anni, aggredirono brutalmente un diciottenne del posto, lasciandolo con gravi ferite. La ferocia dell’attacco ha impensierito la comunità e ha portato a una serie di misure legali da parte delle autorità.
L’aggressione e le conseguenze legali
L’aggressione avvenne in via principale a Sorrento, un’area frequentata soprattutto dai giovani. La vittima, colpita a più riprese, riportò severi traumi che richiesero un periodo di recupero stimato in circa quattro mesi. Le ferite fisiche, però, non sono le uniche conseguenze di questo atto violento. Infatti, pochi giorni dopo l’episodio, i carabinieri della compagnia locale avviarono le indagini e, su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il Giudice per le indagini preliminari applicò misure cautelari contro i sei aggressori. Un mese dopo, venne disposta la misura degli arresti domiciliari.
Nuove restrizioni per gli aggressori
A distanza di tempo dall’aggressione, i carabinieri di Sorrento hanno dato un ulteriore colpo di coda all’iter giudiziario. Oggi, infatti, è stato notificato ai sei ragazzi un provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane, noto come Dacur. Questa misura, emessa dall’autorità di pubblica sicurezza, vieta loro di frequentare il centro di Sorrento durante le ore serali e notturne, in particolare nel periodo della movida. Il provvedimento avrà una durata di due anni e stabilisce che i giovani non potranno accedere all’area centrale dalle 21 fino alle 4 del mattino.
La movida a Sorrento e le ripercussioni sociali
La decisione di limitare l’accesso a queste aree critiche è stata presa in considerazione per la sicurezza pubblica, dato che Sorrento è un luogo molto frequentato da turisti e giovani nel periodo estivo e durante le festività. Le ore di divieto coincidono con i momenti di maggiore affluenza nel centro, dove si svolgono eventi e attività ricreative. Questo provvedimento non solo mira a tutelare la sicurezza dei cittadini ma anche a preservare l’immagine della città, che potrebbe subire ripercussioni negative a causa di episodi di violenza.
Le autorità locali e i residenti sperano che misure di questo tipo possano contribuire a ridurre i casi di violenza e a garantire un ambiente più sicuro per tutti. La questione resta molto sentita in una città storicamente rinomata per il suo charme e la sua attrattiva turistica. La lotta contro la violenza giovanile richiama l’attenzione su un tema di grande rilevanza sociale, richiedendo un’azione costante e coordinata da parte delle istituzioni per prevenire situazioni simili in futuro.