Sospensione della caccia nei Comuni del Torinese per le ricerche di Gianni Canavera

Sospensione della caccia nei Comuni del Torinese per le ricerche di Gianni Canavera

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Sospensione della caccia nei Comuni del Torinese per le ricerche di Gianni Canavera - Fonte: Giornalelavoce | Gaeta.it

La tragica vicenda di Gianni Canavera, l’imprenditore 58enne di San Francesco al Campo disperso nelle acque del torrente Orco, ha portato alla sospensione dell’attività venatoria in nove comuni del Torinese. Questo provvedimento, adottato per facilitare le operazioni di ricerca, evidenzia l’importanza della sicurezza per tutti gli operatori coinvolti e la collaborazione tra le forze di soccorso.

Sospensione della caccia: i dettagli dell’ordinanza

La decisione di sospendere la caccia è stata presa dal Prefetto di Torino, Donato Cafagna, su richiesta sia del sindaco di Feletto, Maria Cristina Ferrero, sia dai vigili del fuoco. L’ordinanza ha fermato l’attività venatoria nei territori comunali di Bosconero, Chivasso, Feletto, Lusigliè, Montanaro, San Benigno Canavese, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese e Volpiano.

L’area coinvolta nel provvedimento si estende lungo il torrente Orco fino al fiume Po, includendo una fascia di rispetto di circa due chilometri. La sospensione dell’attività venatoria è entrata in vigore domenica 15 settembre e rimarrà attiva fino a quando non si concluderanno le ricerche di Gianni Canavera o fino al ritrovamento del soggetto disperso. Questa decisione sottolinea l’impegno delle autorità per garantire un ambiente sicuro, non solo per i soccorritori, ma anche per la comunità locale.

Le motivazioni alla base del provvedimento

La motivazione principale dietro questo atto è la garanzia della sicurezza delle operazioni di soccorso che coinvolgono vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri. La presenza di cacciatori nelle stesse zone in cui le squadre di soccorso sono attive potrebbe portare a situazioni di rischio, specialmente dove sono in uso armi da fuoco. Evitare incidenti è una priorità essenziale, e la scelta di fermare la caccia si inserisce in un quadro di cautela e responsabilità collettive.

Il lavoro delle squadre di soccorso, inoltre, è complesso e richiede la massima attenzione. Con l’ambiente reso instabile dalle forti piogge e dall’onda di piena che ha colpito l’area, i soccorritori hanno la necessità di muoversi in modo coordinato e senza distrazioni o pericoli non necessari.

La tragica storia di Gianni Canavera

Gianni Canavera era impegnato a lavorare sul greto del torrente Orco quando, il 5 settembre scorso, è stato travolto dalla violenza delle acque in piena. Situato nei pressi di Feletto, il tragico incidente è avvenuto durante una violenta ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Torino. L’imprenditore, che stava operando con un trattore insieme al figlio, è stato colto di sorpresa dall’improvvisa forza dell’acqua: l’onda ha rovesciato il mezzo agricolo, trascinandolo per diversi metri.

Le ricerche, avviate immediatamente, hanno visto le squadre specializzate estendere le loro operazioni dalla zona dell’incidente fino alla confluenza del torrente Orco nel fiume Po. Nonostante l’impegno e le risorse impiegate, al momento non ci sono risultati positivi e Gianni Canavera resta ancora disperso. La comunità è profondamente toccata da questa situazione e spera in un esito favorevole delle ricerche.

L’impatto sulla comunità locale

La sospensione dell’attività venatoria ha suscitato diverse reazioni all’interno delle comunità locali, dove la caccia è una tradizione e un’importante attività economica. Tuttavia, in questo frangente, la priorità è rappresentata dal ritrovamento di Gianni Canavera. L’intera area interessata dal provvedimento si trova a riflettere sulla tragica situazione, dimostrando solidarietà nei confronti della famiglia del disperso.

L’azione del governo locale e delle autorità competenti evidenzia anche l’importanza della sicurezza pubblica in situazioni di emergenza. La comunità si unisce nel supporto alle operazioni di ricerca, riconoscendo che, in momenti come questi, è necessario mettere da parte le attività quotidiane per garantire la sicurezza di tutti. Le attese sono alte e il desiderio di trovare Gianni Canavera resta vivo nei cuori di chi lo conosce e lo ama.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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