Sospesa per 10 giorni una struttura ricettiva di Roma per irregolarità amministrative

Sospesa Per 10 Giorni Una Stru Sospesa Per 10 Giorni Una Stru
Sospesa per 10 giorni una struttura ricettiva di Roma per irregolarità amministrative - Fonte: Terzobinario | Gaeta.it

Recenti controlli operati dalla Polizia di Stato a Roma hanno portato a significative conseguenze per una struttura ricettiva. Il Questore della Capitale ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni, in risposta a gravi violazioni della normativa vigente sulla pubblica sicurezza. Questo episodio evidenzia l'importanza dell'adempimento delle normative da parte delle strutture ricettive.

Violazioni riscontrate durante i controlli

Le irregolarità nella gestione dei posti letto

Il Commissariato Esquilino ha effettuato un controllo amministrativo in una struttura situata in via LUIGI LUZZATI, all’interno della quale sono emerse significative irregolarità. È stato appurato che il numero di posti letto disponibili era superiore a quanto autorizzato, contravvenendo così alle disposizioni previste dal TULPS, il Testo unico di pubblica sicurezza. Queste disposizioni sono fondamentali per garantire un'esperienza sicura e regolamentata per tutti gli ospiti.

La mancata registrazione sul portale "Web Alloggiati"

Altra violazione riscontrata dagli agenti riguarda la registrazione degli ospiti sul portale “Web Alloggiati” della Questura di Roma. La legge impone che ogni struttura ricettiva registri le presenze degli ospiti su questa piattaforma ufficiale, che funge da strumento di monitoraggio per le autorità. Durante il controllo, gli agenti hanno verificato che la struttura in questione non fosse recensita sul portale e, ancor di più, che gli ospiti presenti al momento del controllo non fossero stati censiti.

Provvedimento di sospensione dell'attività

I dettagli della sospensione

Riconoscendo la gravità delle irregolarità emerse, il Questore ha disposto la sospensione dell'attività ricettiva per un periodo di 10 giorni. Tale misura è stata adottata ai sensi dell’articolo 100 del TULPS, il quale prevede che le autorità possano intervenire in caso di violazioni che minacciano la sicurezza pubblica e l’ordine. La sospensione implica che la struttura non può accogliere ospiti durante il periodo stabilito, interrompendo così la sua attività commerciale.

La denuncia del gestore

In aggiunta alla sospensione, il gestore della struttura, un uomo di 64 anni di nazionalità italiana, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. La denuncia si basa sulle irregolarità emerse dai controlli e mette in evidenza come la legge punisca non solo le violazioni ma anche la responsabilità diretta dei gestori delle strutture ricettive.

L’affissione del provvedimento

Il messaggio all'esterno della struttura

A seguito dell’emissione del provvedimento di sospensione, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto a notificare ufficialmente l'atto al gestore e a esporre un cartello all’ingresso della struttura. Il cartello, che informa del "CHIUSO CON PROVVEDIMENTO DEL QUESTORE", ha lo scopo di avvisare i potenziali ospiti della sospensione e della situazione irregolare che ha portato a tale intervento. Questa pratica è parte integrante delle misure di trasparenza e sicurezza che le autorità adottano per salvaguardare il benessere dei cittadini e dei turisti.

La situazione solleva interrogativi sulla necessità di una maggiore vigilanza da parte delle autorità nel settore dell'accoglienza e sull'adeguatezza delle misure sanzionatorie per garantire il rispetto delle normative vigenti.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sara Gatti

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *