La situazione nel carcere di Montacuto ad Ancona ha raggiunto limiti critici, con un sovraffollamento che ha portato a 89 detenuti in più rispetto alla capienza massima prevista. La struttura, progettata per ospitare 256 individui, affronta gravi difficoltà nel garantire la sicurezza e il benessere sia dei detenuti che del personale penitenziario. Recenti dati forniti dal capo del reparto di Polizia Penitenziaria, Nicola De Filippis, evidenziano una cronica carenza di personale, accentuata da un aumento discendente degli eventi critici. La situazione richiede attenzione urgente da parte delle autorità locali e nazionali.
Sovraffollamento e criminalità organizzata
La casa circondariale di Montacuto ospita attualmente 345 detenuti, di cui 90 affiliati a casi di criminalità organizzata. Questa condizione di sovraffollamento si aggiunge alle difficoltà già esistenti, peggiorando il contesto di vita all’interno della struttura. A fronte dei 256 posti disponibili, la presenza di un numero così elevato di detenuti ha inevitabilmente sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza. I detenuti appartenenti a gruppi di criminalità organizzata possono creare tensioni e conflitti, problematizzando ulteriormente la gestione quotidiana del carcere. La situazione di Montacuto è particolarmente grave, considerando che la casa circondariale di Barcaglione, nella stessa provincia, riesce a mantenere numeri in linea con le proprie capacità .
Carenza di personale e sicurezza
Nella cerimonia per il 208° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria, De Filippis ha sottolineato il drammatico stato di sotto-organico, con una carenza del 37% rispetto all’organico previsto. Attualmente, il carcere dispone di 115 agenti su una dotazione necessaria di 175. La situazione generale si complica ulteriormente, poiché il nucleo traduzioni ha solo nove agenti in servizio, al di sotto della soglia ideale di venti. Questa insufficienza di personale ha un impatto diretto sulla gestione delle attività quotidiane all’interno dell’istituto, aumentando i rischi per la sicurezza sia dei detenuti che degli agenti.
Eventi critici e situazioni di emergenza
L’ultimo anno ha visto incrementare gli eventi critici all’interno della casa circondariale, raggiungendo un totale di 2.088 episodi rispetto ai 1.762 dell’anno precedente, nonostante la popolazione detenuta sia rimasta costante. Tra questi, si segnalano 214 gesti di autolesionismo e 14 aggressioni nei confronti del personale. L’inosservanza delle regole da parte dei detenuti ha portato a 197 notizie di reato trasmesse alla procura, una cifra che spicca e mette in allerta. Anche i tentativi di evasione non sono rari e un episodio è stato sventato recentemente durante una visita di emergenza in ospedale.
Attività di contrasto e sequestri
Il contrasto alla criminalità organizzata continua a rimanere una priorità per la Polizia Penitenziaria. Negli ultimi dodici mesi, sono stati sequestrati 11 telefoni cellulari per impedire comunicazioni illecite tra i capi delle consorterie mafiose e l’esterno. Inoltre, 242 grammi di sostanze stupefacenti sono stati rinvenuti all’interno del carcere. Queste operazioni dimostrano l’impegno degli agenti in un contesto di lavoro particolarmente difficile. Nonostante le sfide quotidiane, il personale di Polizia Penitenziaria continua a dimostrare professionalità e dedizione.
Il grazie del comandante
Nel suo intervento, De Filippis ha voluto esprimere un sentito ringraziamento agli agenti che operano nel carcere di Montacuto, nonostante le numerose difficoltà . Ha messo in evidenza le condizioni critiche in cui sono costretti a lavorare, sottolineando il disagio che accompagna il sovraffollamento e la mancanza di risorse umane. Il comandante ha richiamato l’attenzione sul crescente disagio psichico tra i detenuti, che raggiunge il 35% della popolazione carceraria. Un contesto che richiede un intervento mirato da parte delle istituzioni per migliorare le condizioni di vita all’interno del carcere e garantire la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti.