La violenza torna a colpire Miano, un quartiere a nord di Napoli, poco dopo il blitz delle forze dell’ordine che ha portato a numerosi arresti. Oggi, attorno alle 18, si è verificata una sparatoria in via Janfolla, che ha portato alla morte di due uomini, entrambi noti alle forze di polizia. Questo episodio riaccende i riflettori sulla persistente problematica della criminalità nella zona, già segnata da tensioni legate a conflitti tra bande.
Gli eventi della sparatoria
La sparatoria è avvenuta in un momento di alta tensione sociale e criminale, dopo che la settimana precedente le forze dell’ordine avevano effettuato un intervento decisivo contro alcune frange della malavita. Salvatore Avolio, nato nel 1992, e Francesco Abenante, classe 1990, sono stati le vittime di questo nuovo agguato. Erano entrambi a bordo di uno scooter quando sono stati raggiunti dai proiettili, inferta non si sa da chi.
Secondo le prime ricostruzioni, pare che i colpi siano stati esplosi da un gruppo di assalitori a bordo di un’altra moto. Il raid è stato rapido e letale, colpendo le due vittime in modo violento e preciso. Gli abitanti della zona hanno riferito di aver udito diversi spari, seguiti da un’auto che si allontanava rapidamente. L’assenza di una risposta immediata da parte delle forze dell’ordine ha sollevato dubbi e preoccupazioni tra i residenti, già afflitti dalla paura e dall’insicurezza.
La scena è stata rapidamente messa sotto controllo dalla polizia e dai carabinieri, che hanno avviato le indagini per capire le dinamiche dell’episodio, al fine di risalire ai responsabili. Diverse testimonianze sono state raccolte dalle forze dell’ordine, che ora analizzano i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area.
Il contesto di violenza a Miano
Miano non è nuovo a episodi di violenza, che spesso si innescano da contrasti tra gruppi criminali rivali. Negli ultimi mesi, la zona ha vissuto un’escalation di sparatorie e atti violenti, segnalando un clima di crescente tensione. Gli arresti effettuati dalla polizia la scorsa settimana erano parte di un’importante operazione contro la criminalità organizzata, ma sembra che queste azioni non abbiano dissuaso gli autori di tali violenze.
I due morti di oggi, Avolio e Abenante, avevano in passato problemi con la giustizia. Le loro vite sono state segnate da reati legati al traffico di droga e alla violenza. Questo rende ancor più complessa la questione della lotta alla criminalità organizzata in un contesto urbanistico così delicato.
La paura tra i residenti è palpabile. Molti di loro si sentono vulnerabili e delusi dalle autorità , chiedendo maggiori misure di sicurezza e protezione. Le sparatorie, ora, non sembrano più un fenomeno isolato ma un sintomo di una situazione difficile che necessita di interventi più incisivi.
Le reazioni dell’opinione pubblica
Le reazioni alla sparatoria odierna si stanno diffondendo rapidamente sui social media e tra le comunità locali. Molti abitanti di Miano esprimono sgomento e un crescente disorientamento, chiedendo spiegazioni e misure per garantire sicurezza. Le associazioni del territorio e i comitati di quartiere si stanno mobilitando per sollecitare un aumento della presenza di polizia nei luoghi più a rischio e per promuovere iniziative di sensibilizzazione.
La questione della sicurezza a Napoli, e in particolare nei suoi quartieri più problematici, continua a essere un tema centrale nel dibattito pubblico. La cittadinanza chiede soprattutto un cambio di marcia da parte delle istituzioni, affinché si possano garantire ambienti più sicuri per tutti, alla luce di eventi tragici come quelli di oggi.
Con la violenza che pare non cedere il passo, il futuro della sicurezza a Miano e nelle aree circostanti rimane incerto, sollecitando un’attenzione e un’azione da parte di chi detiene il potere decisionale.
Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Armando Proietti