Sperlonga, Pasqua e Pasquetta 2025 tra mare, vicoli bianchi e tramonti sospesi sul mare

Sperlonga, Pasqua e Pasquetta 2025 tra mare, vicoli bianchi e tramonti sospesi sul mare

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Fonte Facebook (Sperlonga Turismo)

Tra il mare turchese, vicoli bianchi e passeggiate panoramiche: Sperlonga è una delle mete più suggestive del Lazio per trascorrere Pasqua e Pasquetta 2025 tra bellezza, quiete e gusto.

C’è chi cerca rumore, chi vuole la folla e chi invece, quando arriva Pasqua, sceglie posti dove il tempo sembra rallentare. Sperlonga è così. Non ha bisogno di fare niente per essere bella. Sta lì, immobile sul suo promontorio, affacciata sul mare con i suoi vicoli stretti, le scale che si intrecciano, il bianco che riflette la luce.

Per chi pensa di passarci Pasqua o Pasquetta nel 2025, il consiglio è uno solo: andarci piano. Perché Sperlonga non si visita, si assapora.

Il mare di aprile, il silenzio del centro storico e le passeggiate sul promontorio

Ad aprile il mare di Sperlonga è ancora freddo, ma ha un colore che non ti aspetti. La mattina presto, se sei fortunato, lo trovi piatto come vetro. La spiaggia è semi-deserta, perfetta per camminare scalzi o sedersi su una duna con un libro.

Il centro storico, invece, è un piccolo labirinto. Ogni angolo sembra una cartolina. Si sale e si scende tra archi, scale in pietra, balconi pieni di piante e scorci improvvisi sul mare. C’è chi si ferma a fotografare ogni porta, chi si siede su un gradino e guarda. E va bene così.

La villa di Tiberio, la grotta e la passeggiata a picco sul mare

Chi non l’ha mai vista dovrebbe andare alla Villa di Tiberio, uno dei luoghi più suggestivi della costa laziale. Si cammina lungo un sentiero immerso nel verde, poi si arriva alla grotta, al museo, alla storia. Da lì, sembra che il mare si apra sotto i piedi.

La passeggiata che porta alla grotta è perfetta per chi vuole fare due passi dopo pranzo. Il silenzio è quasi totale. Ogni tanto passa qualcuno, ma per il resto si sente solo il vento e il rumore del mare che si infrange sulle rocce.

I piatti della tradizione e i tavoli vista mare

A Pasqua i ristoranti del paese tirano fuori il meglio. I tavolini si affacciano sulla costa, qualcuno viene apparecchiato all’esterno, quando il tempo lo permette. Si mangia pesce fresco, antipasti semplici, zuppe di mare, linguine ai frutti di mare, e se hai fortuna anche qualche piatto della tradizione pasquale: carciofi, frittate rustiche, tielle ripiene.

I dolci non mancano: ciambelle al vino, crostate con marmellata fatta in casa, pastiere che arrivano dritte dalla Campania. I locali sono accoglienti, pochi fronzoli e tanta sostanza. Se si vuole pranzare con vista, meglio prenotare: anche a Sperlonga, nei giorni di festa, i tavoli migliori si riempiono in fretta.

Le processioni, la fede e la quiete

La Pasqua qui è ancora vissuta con intensità. Le processioni attraversano i vicoli nel silenzio, tra le case bianche e le luci soffuse. Non c’è confusione, solo devozione vera. Le campane suonano lente, la gente si affaccia, qualcuno segue in silenzio, altri si fermano sui gradini a guardare passare le statue.

A Pasquetta, invece, il tono cambia. Famiglie, coppie, gruppi di amici si riversano sui sentieri della costa, tra la spiaggia dell’Angolo e l’area archeologica, per una passeggiata lenta o per trovare un angolo tranquillo dove stendere una coperta e aprire un cestino.

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