La crisi economica ha reso i consumatori più attenti alla spesa, portando a cercare ingredienti freschi di qualità che non pesino sul bilancio. In questo contesto, “La Borsa della Spesa”, un servizio della Borsa Merci Telematica Italiana e di Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, offre suggerimenti utili per scegliere frutta e verdura in base alla convenienza e alla freschezza. I report settimanali presentano aggiornamenti su quello che è disponibile sul mercato e su come risparmiare.
Agrumi e fragole: frutta fresca da non perdere
Fra i vari frutti di stagione consigliati, i mandarini, le arance rosse e i limoni si distinguono per qualità e prezzo. Secondo gli esperti, i mandarini stanno vivendo un’ottima fase, con qualità eccellente. I prezzi al pubblico variano da 1 euro per i mandarini più piccoli fino a 1,50 euro/kg per quelli più grandi. Gli specialisti segnalano che la richiesta sta aumentando, in parte per sostituire le clementine, ormai in esaurimento.
Le arance rosse, molto apprezzate per spremute, sono disponibili a un prezzo di circa 1 euro/kg. Sebbene ci sia stato un leggero aumento dei costi, la dolcezza e il sapore rimangono eccellenti, grazie alla cura nella loro coltivazione. Anche i limoni continuano a essere ben prodotti, mantenendo prezzi competitivi.
Un’altra novità è l’ingresso delle fragole nel mercato, che, sebbene con un po’ di anticipo rispetto al consueto, si segnalano per qualità, sapore e pigmentazione eccellente, frutto delle temperature favorevoli. I prezzi all’ingrosso si aggirano attorno ai 4 euro/kg, ma le varietà più pregiate come quelle di Matera possono arrivare a costare fino a 5,50 euro/kg.
Ortaggi: carciofi e verdure fresche
Passando agli ortaggi, la situazione è altrettanto positiva. I carciofi, per esempio, mostrano una diminuzione del prezzo del 5% rispetto alla settimana precedente, con una buona disponibilità e qualità ottimale grazie a condizioni climatiche favorevoli, come l’assenza di gelate notturne. Per chi cerca carciofi in vendita all’ingrosso, i prezzi si aggirano intorno a 0,80 euro per il romanesco, mentre per il carciofo violetto, i costi variano tra 0,40 e 0,60 euro al pezzo.
In questo frangente, è visibile un’attenzione particolare per le verdure a foglia verde e altri ortaggi di stagione, il cui consumo cresce grazie anche all’interesse per la cucina sana e naturale, evidenziando l’importanza della dieta basata su prodotti freschi e locali.
Settore ittico: sfide e opportunità
Per quanto concerne il settore della pescheria, la situazione è stata complicata dalle recenti condizioni meteorologiche avverse che hanno limitato significativamente le attività di pesca in alcune zone. Nonostante ciò, nei mercati è possibile trovare una gamma di prodotti ittici a prezzi accessibili sebbene la disponibilità possa essere variabile. Diverse specie di pesce continuano a essere disponibili, ma i costi potrebbero fluttuare in base alla domanda e alle condizioni di fornitura.
Carni: stabilità nei prezzi
Infine, nel mercato della carne, si registra una stabilità nei prezzi del tacchino. Il bilanciamento tra domanda e offerta ha dimostrato di funzionare, offrendo ai consumatori una certa sicurezza nel prezzo delle carni, nonostante le fluttuazioni in altri settori. Ciò è ancor più significativo in un periodo in cui i consumatori sono sempre più cauti nelle scelte alimentari e cercano di massimizzare il valore delle loro spese.
Questo report settimanale fornisce dunque un quadro utile ai consumatori per pianificare la spesa, ottimizzando così la scelta di frutta e verdura fresca, garantendo qualità e risparmio.