Il recente evento di incoronazione di re Carlo III ha sollevato un acceso dibattito in Gran Bretagna riguardo ai costi sostenuti dal governo. Con una spesa complessiva di ben 72 milioni di sterline, ovvero oltre 85 milioni di euro, questo evento è il primo del suo genere dal 1953, quando fu incoronata la regina Elisabetta II. Le cifre emerse dal Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport evidenziano la portata della manifestazione e la reazione del pubblico riguardo all’impatto economico di una celebrazione di tale entità.
Dettagli dei costi dell’incoronazione
Il Dcms ha comunicato che circa 50,3 milioni di sterline, equivalenti a circa 63 milioni di euro, sono stati destinati alla gestione e al coordinamento dell’incoronazione. Questa somma rappresenta una parte significativa del bilancio, ma non è l’unico costo da tenere presente. Infatti, il ministero dell’Interno ha speso 21,7 milioni di sterline, circa 25 milioni di euro, per garantire la sicurezza e la sorveglianza durante l’evento. Questi costi evidenziano l’enorme impegno logistico e organizzativo richiesto per una celebrazione di tale rilevanza.
Per fornire un confronto, il funerale della regina Elisabetta II e le relative cerimonie commemorative hanno gravato sui conti pubblici per circa 162 milioni di sterline, ossia 194 milioni di euro. Questo confronto non solo mette in evidenza l’entità della spesa per eventi monarchici, ma genera anche riflessioni sui costi sostenuti dal governo e sulla questione della responsabilità d’uso delle risorse pubbliche.
La celebrazione e la partecipazione popolare
L’incoronazione si è svolta nell’Abbazia di Westminster lo scorso maggio, con una cerimonia caratterizzata dalla partecipazione di dignitari e personalità di spicco provenienti da diverse nazioni. L’evento si è presentato come un’opportunità unica per la popolazione britannica di unirsi in celebrazione. Milioni di cittadini hanno partecipato in presenza o seguendo la cerimonia attraverso mezzi di comunicazione vari, rendendo l’evento un momento di grande rilevanza culturale e storica.
La cerimonia è stata seguita da un concerto al Castello di Windsor, che ha visto esibirsi artisti di fama mondiale come i Take That, Olly Murs, Katy Perry e Lionel Richie. Nonostante l’ampia visibilità e la partecipazione, il concerto è stato definito “evento ridotto” a causa delle difficoltà economiche che molti cittadini stanno affrontando, legate all’aumento del costo della vita.
Le polemiche sulle spese e le reazioni pubbliche
Le cifre pesanti relative all’incoronazione hanno attirato l’attenzione di gruppi repubblicani, come Republic, che chiedono un cambiamento nella struttura monarchica del Regno Unito. Il loro CEO, Graham Smith, ha definito la spesa “oscena”, sostenendo che i 72 milioni di sterline siano solo una parte della spesa totale, che avrebbe potuto raggiungere tra i 100 e 250 milioni di sterline, includendo costi associati a vari ministeri e autorità locali.
La questione dei costi coinvolge non solo le cifre ufficialmente dichiarate, ma anche le spese indirette tramite la mobilitazione di altri enti, come il ministero della Difesa e i servizi di emergenza, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’approvazione delle spese pubbliche per eventi di questa portata. Questo dibattito potrebbe influenzare il futuro delle celebrazioni reali e il rapporto del pubblico verso la monarchia e il suo finanziamento.
La rilevanza di eventi come l’incoronazione, da un lato, e l’impatto economico sui cittadini dall’altro pongono una sfida al governo britannico nell’equilibrare tradizione e responsabilità fiscale. La strada da percorrere in questo contesto è complessa e le discussioni sui costi continueranno a tenere banco nel dibattito pubblico.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Laura Rossi