Spese obbligate delle famiglie italiane: nel 2023 superano i 1.200 euro al mese

Nel 2023, le famiglie italiane affrontano spese obbligate mensili superiori a 1.200 euro, con un impatto significativo sui bilanci familiari e una prevista contrazione della spesa natalizia del 9%.
Spese Obbligate Delle Famiglie Spese Obbligate Delle Famiglie
Spese obbligate delle famiglie italiane: nel 2023 superano i 1.200 euro al mese - Gaeta.it

Le famiglie italiane nel 2023 si trovano a dover far fronte a spese obbligate che superano i 1.200 euro mensili. Questo carico economico si traduce in un forte impatto sui bilanci familiari, influenzato dall’innalzamento dei prezzi e dalla diminuzione dei redditi a causa dell’inflazione. I dati elaborati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre evidenziano che la composizione delle spese obbligate incide notevolmente sulle uscite totali, aumentando la pressione economica sui cittadini in tutto il Paese.

Le spese obbligate e il loro impatto

Le spese obbligate, che comprendono cibo, carburante e bollette, sono stimate in 1.191 euro al mese, rappresentando il 56% della spesa totale. Quest’ultima, in termini assoluti, si attesta a 2.128 euro. Anche se si osserva un calo rispetto all’anno precedente, i dati rimangono significativamente inferiori rispetto ai livelli pre-pandemia, suggerendo una preoccupante tendenza nelle finanze familiari. Questo aumento dei costi non è solo un fenomeno momentaneo, ma riflette una realtà economica ben consolidata in cui la maggior parte del budget mensile è assorbito da queste spese fisse.

Scomponendo le voci di spesa, emergono cifre indicativi, dove 526 euro sono destinati all’acquisto di beni alimentari e bevande non alcoliche, 374 euro per la manutenzione della casa e le spese condominiali, e 291 euro per i trasporti. Questa suddivisione evidenzia come i cittadini siano ancor più esposti a costi che non possono essere evitati, lasciando poco spazio per altre spese non essenziali. A questi 1.191 euro di spesa obbligata, si aggiungono 937 euro per le spese complementari, portando il totale mensile delle famiglie italiane a oltre 2.000 euro.

Le differenze tra Nord e Sud

Un’analisi più dettagliata della distribuzione delle spese tra le diverse aree geografiche del Paese mostra consistenti differenze tra il Nord e il Sud Italia. Nel 2023, le famiglie del Nordovest hanno speso mediamente 2.337 euro al mese, mentre nel Mezzogiorno questa cifra è risultata significativamente inferiore, attestandosi a 1.758 euro, un -24,7%. Nonostante le spese complessive siano più elevate al Nord, la percentuale delle spese obbligate sul totale è maggiore nel Sud, evidenziando come i cittadini meridionali siano maggiormente colpiti dalla pressione delle spese fisse.

Nel dettaglio, le famiglie del Nord registrano le cifre più alte per cibo, bollette e carburante. In Trentino Alto Adige, per esempio, la spesa mensile ammonta a 1.462 euro. Nella regione Lombardia è di 1.334 euro e in Friuli Venezia Giulia di 1.312 euro. Al contrario, in Calabria, Campania e Basilicata la percentuale di spese obbligate raggiunge il 63,4%, il 60,8% e il 60,2% rispettivamente. Questi dati suggeriscono un delicato equilibrio economico che varia notevolmente a seconda della localizzazione geografica delle famiglie italiane.

L’effetto sulle spese natalizie

Alla luce di queste elevate spese obbligate, molti esperti, tra cui la Cgia, avvertono che gli acquisti per il periodo natalizio potrebbero subire una contrazione nel 2023. Per il Natale dell’anno scorso, le stime indicano che le famiglie italiane hanno speso poco più di 11 miliardi di euro per regali, mentre per quest’anno si prevede un abbattimento della spesa intorno ai 10 miliardi di euro, un calo del 9%.

A influenzare questa diminuzione potrebbero essere state le difficoltà economiche recenti, che riducono la disponibilità di spesa, insieme al crescente fenomeno dell’anticipazione degli acquisti natalizi. Sempre più consumatori sfruttano le promozioni del Black Friday, aumentando le vendite già alla fine di novembre. La pressione budgetaria che grava sui cittadini potrebbe, quindi, cambiare la tradizionale dinamica degli acquisti natalizi, indossando inevitabilmente i segni di un periodo economico difficile per molti.

Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Sofia Greco

Change privacy settings