Sui fondali della ex Marina del Canaletto a La Spezia, durante la preparazione lavori per il porto commerciale, è stato trovato e rimosso un ordigno bellico inesploso, presumibilmente un proiettile di mortaio. Le operazioni, coordinate dalla Prefettura e dalla Capitaneria di Porto, hanno coinvolto anche gli artificieri della Marina Militare. Questo ritrovamento rientra in una serie di interventi mirati a bonificare l’area dai resti bellici prima di permettere l’ampliamento del terminal Ravano.
bonifica dei fondali: il lavoro dietro le quinte
La bonifica dei fondali ha interessato una zona di fronte al terminal Ravano, punto strategico per i lavori di ampliamento del porto. Gli operatori hanno individuato 80 target ritenuti “sensibili”, costituiti da detriti ferrosi e materiali abbandonati in mare, come catene, pali di ormeggio, lastre di metallo e corpi morti. Questi ostacoli rappresentavano rischi sia per la sicurezza dei lavori sia per la navigazione nella zona.
tempi e risorse per la rimozione
Precedentemente, alla fine del 2024, in due campagne distinte, erano già stati rimossi circa 190 elementi superficiali, tra cui rottami e residui di attività marinaresca e militare. L’intervento ha richiesto tempi e risorse importanti a causa della complessità nel riconoscere e gestire materiali pericolosi sommersi da anni sul fondo. L’accuratezza delle operazioni riduce il rischio di incidenti durante i lavori di ampliamento e migliora la sicurezza degli operatori e delle imbarcazioni in transito.
il ruolo della prefettura, marina militare e capitaneria
Questa mattina, la rimozione dell’ordigno bellico è stata eseguita sotto stretto controllo da parte delle autorità locali e militari. La Prefettura di La Spezia ha coordinato le attività, assicurando il rispetto delle procedure e la salvaguardia del territorio e della popolazione. La Capitaneria di Porto è intervenuta per delimitare l’area e garantire la sicurezza in mare durante le operazioni di disinnesco e recupero.
le operazioni degli artificieri
Gli artificieri della Marina Militare hanno il compito più delicato: identificare, neutralizzare e rimuovere l’ordigno senza provocare danni. Nel caso specifico si trattava di un probabile proiettile di mortaio, ancora attivo e potenzialmente letale. Grazie alla loro esperienza e strumenti specializzati, la minaccia è stata gestita in modo rapido e sicuro, permettendo di riprendere le attività in zona senza ritardi.
investimenti e futuro del porto commerciale della Spezia
L’intervento di bonifica bellica marittima è parte integrante dei lavori previsti per ampliare il terminal Ravano, progetto gestito dal terminal Lsct. L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale ha destinato oltre 600 mila euro alle tre fasi di ricerca e rimozione dei residui bellici. Questo investimento copre le campagne svolte fino ad ora e possibili interventi di verifica successivi.
dichiarazioni e ringraziamenti
Federica Montaresi, commissaria straordinaria dell’ente portuale, ha sottolineato il valore del lavoro di squadra, ringraziando le imprese che hanno eseguito le operazioni: Consorzio Bonifiche Belliche, Ediltecnica e Drafinsub. Un complesso lavoro che permette ora di procedere con sicurezza ai cantieri per l’ampliamento del porto, una tappa rilevante per il potenziamento delle infrastrutture marittime e produttive della Spezia.
Le attività svolte in questi mesi dimostrano l’impegno nel garantire condizioni di sicurezza in un’area che, per la sua storia durante i conflitti passati, presenta ancora residui pericolosi sul fondale. La bonifica completa costituisce una premessa indispensabile per lo sviluppo e la valorizzazione delle strutture portuali.