Spike Lee e Adriano Celentano: incontro a Milano per un legame musicale che attraversa le epoche

Spike Lee e Adriano Celentano: incontro a Milano per un legame musicale che attraversa le epoche

Spike Lee e Adriano Celentano si incontrano a Milano per discutere della nuova versione di “Prisencolinensinainciusol”, che avrà un ruolo centrale nel film “Highest 2 Lowest”, in uscita la prossima primavera.
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Spike Lee e Adriano Celentano: incontro a Milano per un legame musicale che attraversa le epoche - Gaeta.it

Martedì scorso, Milano ha ospitato un incontro inaspettato tra Spike Lee, il celebre regista newyorkese, e Adriano Celentano, icona della musica italiana. Questa riunione è stata caratterizzata da un particolare interesse nella famosa canzone “Prisencolinensinainciusol”. Considerata da molti come il primo esperimento di rap nel panorama musicale italiano, la canzone del 1972 sembra ora trovare nuova vita grazie a un progetto cinematografico di Spike Lee. Nel suo nuovo film, “Highest 2 Lowest”, previsto in uscita in primavera e presentato in anteprima al festival di Cannes, il brano di Celentano avrà un ruolo significativo, arricchito da un testo in lingua inglese.

La canzone che ha sorpreso il mondo

“Prisencolinensinainciusol” è un brano particolare e innovativo per l’epoca della sua uscita. Pubblicato come 45 giri nel 1972, il pezzo è cantato in una lingua inventata, una sorta di “grammelot” che riproduce le sonorità di una lingua sconosciuta. Alla sua uscita, il retro della copertina avvertiva gli ascoltatori: “Questa canzone è cantata in una lingua nuova che nessuno capirà. Avrà un solo significato: amore universale.” L’uso di questo linguaggio inventato confondeva parecchi ascoltatori, molti dei quali credevano che fosse un testo in inglese. Questo fenomeno rifletteva il desiderio di Celentano di rompere le barriere linguistiche, comunicando attraverso suoni e ritmi piuttosto che parole comprensibili, un concetto che anticipava alcune tendenze del rap moderno.

L’incontro tra Spike Lee e Adriano Celentano si è svolto in un ambiente di alta classe, presso Palazzo Parigi, e ha avuto come obiettivo principale quello di ascoltare la nuova versione del brano adattata per il film. A quanto pare, il regista ha voluto coinvolgere la canzone non solo per il suo valore storico, ma anche per la sua potenziale capacità di comunicare l’amore universale attraverso la musica.

Un thriller che omaggia la tradizione

“Highest 2 Lowest” è descritto come un thriller poliziesco che rappresenta un remake inglese di “High and Low”, un film di Akira Kurosawa del 1963. La capacità di Lee di reinterpretare storie classiche attraverso la lente della cultura afroamericana ha reso il suo lavoro significativo nel panorama cinematografico contemporaneo. La presenza di “Prisencolinensinainciusol” nel film non è solo un tributo a Celentano, ma anche un modo per mostrare come le tradizioni musicali si intrecciano e evolvono nel tempo.

Il film non si limita ad affrontare temi di giustizia e criminalità; Lee ha inserito nel cast nomi noti del rap contemporaneo, come ASAP Rocky e Ice Spice, sottolineando l’importanza dell’hip hop nel cinema moderno. Questo intreccio tra musiche e generi parla di un rinnovato interesse per le radici culturali del rap, rendendo “Highest 2 Lowest” un progetto che promette di catturare l’attenzione sia del pubblico nostalgico che di quello giovane.

Spike Lee: un appassionato di hip hop

Spike Lee non è estraneo all’universo dell’hip hop. Da sempre ha saputo valorizzare e integrare questi elementi nella sua narrativa cinematografica. La sua passione nasce con titoli come “Fa’ la cosa giusta”, dove utilizzò brani di grande impatto del rap afroamericano, come “Fight The Power” dei Public Enemy. La scelta di includere “Prisencolinensinainciusol” nel suo nuovo film è un chiaro riferimento alle origini di questo genere musicale, dimostrando come la cultura rap si sia evoluta e come figure storiche come Celentano possano ancora ispirare i registi di oggi.

Lee ha esposto in diverse occasioni come il suo legame con l’hip hop sia radicato nella “vecchia scuola”. Questo ha portato a domandarsi: cosa c’è di più emblematico della canzone di Celentano per esplorare questa connessione tra passato e presente? La sua nuova versione di “Prisencolinensinainciusol” potrebbe attirare l’attenzione su tematiche universali, confermando il suo utilizzo come strumento narrativo nel film.

In questo contesto emozionante, Milano ha rappresentato il palcoscenico perfetto per celebrare l’incontro tra generi e artisti provenienti da mondi diversi, creando un ponte che attraversa le epoche e le culture. La fusione tra il genio di Spike Lee e il fascino senza tempo di Adriano Celentano potrebbe manifestarsi in modi che molto probabilmente stupiranno il pubblico la prossima primavera.

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