Sport85: nuovo incontro decisivo in Regione per salvaguardare i posti di lavoro a Latina e Roma

Sport85: nuovo incontro decisivo in Regione per salvaguardare i posti di lavoro a Latina e Roma

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Sport85: nuovo incontro decisivo in Regione per salvaguardare i posti di lavoro a Latina e Roma - Gaeta.it

Un’importante vertenza coinvolgente i lavoratori di Sport85 sta prendendo forma nella Regione Lazio. La preoccupazione per il futuro dei dipendenti sta mobilitando le istituzioni e i sindacati, in un momento cruciale per la struttura aziendale attiva a Latina e Roma. La convocazione di una commissione ad hoc rappresenta un passo significativo per affrontare le problematiche legate al ridimensionamento del personale e alla crisi finanziaria della società.

Convocazione della commissione al Consiglio regionale del Lazio

Il 30 luglio alle ore 10:30, la commissione Lavoro del Consiglio regionale del Lazio, presieduta dal consigliere Angelo Tripodi, si riunirà nella sala Etruschi per discutere approfonditamente la situazione di Sport85. All’incontro parteciperanno il rappresentante legale dell’azienda, Gianluca Marchionne, insieme ai delegati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Questo incontro rappresenta un’opportunità fondamentale per far emergere le difficoltà attuali e cercare di trovare soluzioni condivise. Tripodi sottolinea l’importanza di collaborare con le parti sociali per proteggere i posti di lavoro e fornire il necessario sostegno all’azienda in questo momento critico.

Durante l’incontro, si discuterà in particolare delle problematiche legate al ridimensionamento del personale, che coinvolge diversi punti vendita della società. La presenza dei delegati sindacali permetterà di rappresentare correttamente le esigenze e le preoccupazioni dei lavoratori, sino ad oggi messi a dura prova dalla crisi economica che ha colpito il settore. L’assegnazione della cassa integrazione straordinaria, che è una delle richieste più urgenti, sarà al centro del dibattito.

Primo incontro virtuale tra azienda e organizzazioni sindacali

Nella giornata di ieri, si è tenuta una videoconferenza tra l’azienda Sport85 e le Organizzazioni Sindacali, con la partecipazione di rappresentanti di Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl e Uiltucs. Durante questa riunione sono emerse le difficoltà che l’azienda sta affrontando e le ragioni conflittuali legate alla richiesta di anticipo della cassa integrazione. I sindacati, rappresentati da Edoardo Lisi , Claudia Baroncini e Alessandro Le Foche , e Gianfranco Cartisano , hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di garanzie relative al benessere economico dei dipendenti.

Secondo i rappresentanti sindacali, la procedura di richiesta per la cassa integrazione straordinaria prevede l’utilizzo del 50% delle ore disponibili, corrispondenti a circa 136 unità. Tuttavia, l’azienda ha comunicato che non ci sono le condizioni necessarie per procedere all’anticipo della cassa integrazione, a causa delle difficoltà finanziarie attualmente riscontrate. Questa situazione mette a rischio non solo la stabilità dell’azienda, ma anche quella dei lavoratori, costretti a vivere in un contesto di incertezza.

Richiesta di soluzioni condivise e prospettive future

Le Organizzazioni Sindacali, considerate le modifiche alle condizioni inizialmente esposte durante la prima procedura di licenziamento collettivo, hanno chiesto un importante sforzo da parte dell’azienda. Le proposte avanzate mirano a minimizzare il disagio dei lavoratori e a trovare accordi che non aggravino la già delicata situazione economica della società. È fondamentale che si attuino misure di sostegno che possano garantire un’adeguata protezione ai dipendenti, evitando di esporli a difficoltà economiche insostenibili.

Mentre si attende il prossimo incontro del 30 luglio, emerge sempre più chiaramente l’urgenza di una risposta tempestiva da parte dell’azienda e delle istituzioni. La crisi di Sport85 funge da esempio emblematico delle sfide che molte attività commerciali stanno affrontando in questo periodo di transizione economica e sociale. Seguendo le dinamiche del settore, è evidente che la strada per un auspicato recupero e rilancio richiederà collaborazione e impegno da parte di tutte le parti coinvolte.

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