Nei recenti avvenimenti legati alla tragica morte di un carabiniere a Palermo, si è riaccesa l’attenzione sul ragno violino, aracnide comune sul suolo italiano e spesso trovato anche nelle nostre abitazioni. La notizia ha scatenato un’ondata di timori e preoccupazioni tra la popolazione, con un significativo aumento delle chiamate al Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri di Pavia, guidato da Carlo Locatelli. Le richieste di consulenze legate ai morsi di ragno violino sono incrementate notevolmente, con molte persone spaventate che cercano rassicurazioni sull’argomento.
Il ragno violino in Italia: una presenza diffusa ma non allarmante
Carlo Locatelli rassicura sul fatto che il ragno violino, se involontariamente disturbato, può mordere ma non rappresenta un pericolo mortale per gli esseri umani. Contrariamente a ragni provenienti da altre parti del mondo, come quelli americani, australiani e africani, i ragni presenti in Italia non possiedono una tossicità elevata. Nonostante alcune rare problematiche causate dai morsi di ragno violino, si sottolinea che non esiste alcun caso documentato di decesso per morso di questo specifico aracnide.
Cosa fare in caso di morso di ragno violino?
In caso di morso di ragno violino, il consiglio è di mantenere la calma. Se il ragno è stato individuato, è utile catturarlo o fotografarlo per un’identificazione precisa. Se il morso causa solo un piccolo segno rosso, si consiglia l’applicazione di una crema antibiotica e il monitoraggio dell’area interessata. In presenza di lesioni più significative o segni di necrosi, è consigliabile contattare il Centro Antiveleni per una valutazione e un eventuale trattamento. La trasformazione da semplice morso a lesione necrotica è estremamente rara, coinvolgendo meno dell’1% dei casi e presentando eventuali sintomi influenzali come febbre e dolori articolari.