La questione dello stadio dell’AS Roma continua a generare molteplici polemiche nella Capitale. Il progetto, che prevede la costruzione di un nuovo impianto in via Pietralata, ha sollevato non poche critiche da parte di diversi esponenti del mondo politico, in particolare quelli del centrosinistra. Stefano Rosati del M5S non ha risparmiato commenti taglienti, sottolineando le contraddizioni interne al suo stesso partito e le problematiche che riguardano i cittadini coinvolti. Questo articolo esplora le dichiarazioni di Rosati e il contesto più ampio della vicenda.
le contraddizioni del centrosinistra
approvazione della delibera sulla pubblica utilità
Rosati ha messo in evidenza come i membri del centrosinistra, dopo aver approvato in Campidoglio la delibera che riconosce l’area di Pietralata come di pubblica utilità, si trovino ora in una posizione paradossale. "È come se la mano sinistra non sapesse più che fare," ha scritto Rosati nella sua nota. Secondo il capogruppo M5S, i rappresentanti del centrosinistra non solo mancano di coerenza, ma sembrano utilizzare le istanze dei cittadini e dei comitati per strumentalizzare il dibattito politico, piuttosto che ascoltare le esigenze delle persone.
il rapporto con i cittadini e le imprese
Rosati ha anche espresso preoccupazione per il rapporto difficoltoso che il centrosinistra ha con i cittadini e i commercianti del quartiere. Nonostante le promesse fatte e le garanzie di interazione, il capogruppo del M5S ha sottolineato come l’amministrazione capitolina stia evitando di confrontarsi realmente con le problematiche segnalate dai residenti. Con l’avanzare del progetto, molti dei quali si trovano a dover affrontare espropri e sgomberi rapidi, la sensazione di abbandono cresce. La scelta di accelerare interventi senza una chiara giustificazione ha sollevato preoccupazioni non solo tra i cittadini, ma anche tra i rappresentanti di categoria.
pratiche amministrative e regole tecniche
il sindaco e le prescrizioni tecniche
Un altro punto critico sollevato da Rosati riguarda la condotta del sindaco, accusato di ignorare le prescrizioni tecniche vincolanti stabilite dagli enti preposti. Secondo l’esponente M5S, è preoccupante osservare come il sindaco non si sia adeguato a tali normative, compromettendo la trasparenza del progetto e la sicurezza dei cittadini. Rosati considera questa mancanza di attenzione come un segnale del disinteresse che l’attuale amministrazione nutre nei confronti della questione stadio.
dal centrosinistra a un’area privata
Rosati ha infine criticato la trasformazione dell’area di Pietralata da bene pubblico a un progetto prevalentemente privato. La gestione dell’operazione, secondo le sue affermazioni, non prevede investimenti significativi in opere pubbliche che possano giovare alla comunità. La concessione dell’area a una Srl, che non sembra destinare adeguate risorse al bene comune, è vista come una chiara mancanza di responsabilità da parte dell’amministrazione. Ciò genera quindi un senso di impotenza e sfiducia tra i cittadini che si aspettano un impegno concreto da parte dei loro amministratori.
le implicazioni politiche
una campagna elettorale silenziosa
Infine, dell’odierna situazione si sottolinea il silenzio del sindaco durante la campagna elettorale del 2021 riguardo al progetto stadio. Rosati ha sottolineato come i membri dello stesso partito si trovino ora in imbarazzo nei confronti degli impegni non mantenuti e delle promesse fatte. Questo contesto di crescente frustrazione potrebbe avere ripercussioni significative in futuro, portando a una rivalutazione delle posizioni politiche all'interno del centrosinistra.
La situazione del nuovo stadio dell'AS Roma a Pietralata, quindi, è caratterizzata da tensioni politiche, incertezze per i cittadini e critiche crescenti nei confronti dell’amministrazione attuale. Le dichiarazioni di Stefano Rosati evidenziano un momento critico per la politica cittadina, in cui la coerenza e l’ascolto delle esigenze della comunità sembrano venire meno.
