Il rientro dalle ferie estive ha portato un bilancio favorevole per gli impianti di risalita in Italia, come evidenziato dalla presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari , Valeria Ghezzi. Nonostante il saldo positivo, le condizioni meteorologiche si confermano un fattore critico e influente nella scelta della destinazione turistica. Luglio e agosto si sono rivelati mesi proficui per il turismo montano, mentre vari periodi di giugno e settembre hanno registrato una flessione nelle presenze a causa delle avverse condizioni atmosferiche.
L’impatto del meteo sul turismo montano
Le condizioni meteorologiche si rivelano fondamentali per il successo delle località montane, dove la presenza dei turisti è altamente influenzata da fattori quali temperature e precipitazioni. Secondo Ghezzi, la stagione estiva 2023 ha visto un incremento significativo del numero di visitatori, confermando la bontà delle politiche di marketing messe in campo dagli operatori turistici. Tuttavia, il maltempo ha creato difficoltà in alcune fasi, rendendo talvolta impervi gli spostamenti e limitando le attività outdoor ai turisti.
Negli ultimi anni, l’impegno degli operatori del settore è stato quello di promuovere un turismo più diversificato, non soltanto legato agli sport invernali. Le sfide riscontrate nei mesi di giugno e settembre sono rappresentative di una necessità di adattamento per i gestori degli im Patti di risalita. Per fronteggiare le problematiche legate al clima, è fondamentale sviluppare un’offerta che vada oltre i periodi tradizionali, cercando di attrarre visitatori anche nei mesi di bassa stagione.
L’impegno per la destagionalizzazione del turismo
Un’importante iniziativa portata avanti da Anef è quella della destagionalizzazione dell’offerta turistica. Questo approccio mira a prolungare la stagione turistica e a rendere le località di montagna sempre più accessibili durante tutto l’anno. Valeria Ghezzi ha sottolineato come il lavoro degli impiantisti sia cruciale per il mantenimento e la valorizzazione del tessuto socio-economico delle aree montane.
I dati forniti dall’Associazione evidenziano un incremento del 3,5% di visitatori estivi nelle montagne italiane negli ultimi due anni. Significativo è anche il fatto che il 16% di coloro che hanno scelto di trascorrere le vacanze estive in agosto ha optato per le Alpi o gli Appennini. Questo trend rappresenta un segnale positivo e dimostra una crescente attrattiva delle località montane, che devono però continuare a investire in strutture e servizi per mantenere viva questa tendenza.
Nuove prospettive per il turismo in montagna
Nonostante i risultati positivi per la stagione estiva, Ghezzi ha espresso la necessità di una svolta culturale rispetto al turismo in montagna. A suo avviso, creare un approccio coerente alle possibilità offerte dalle destinazioni montane potrebbe favorire un flusso di visitatori durante tutto l’anno. Prolungare l’apertura degli impianti anche in autunno e inverno, puntando su esperienze di alta qualità, è fondamentale per garantire un futuro sostenibile al comparto.
L’idea è di trasformare le località di montagna in mete attraenti anche nei mesi di settembre e ottobre, tramite iniziative mirate che promuovano eventi, attività enogastronomiche e escursionistiche. Soltanto con una pianificazione strategica e innovativa si potrà realmente valorizzare il potenziale turistico di questi territori, rendendoli una scelta non solo per le vacanze estive, ma anche per le esperienze autunnali.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Marco Mintillo