Stati generali dei pallet a Reggio Emilia: un appuntamento cruciale per il settore della sostenibilità

Stati generali dei pallet a Reggio Emilia: un appuntamento cruciale per il settore della sostenibilità

Oggi a Reggio Emilia si sono svolti gli Stati Generali del settore pallet, analizzando evoluzioni normative e tecnologiche, opportunità di sviluppo e sostenibilità nell’ambito dell’economia circolare.
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Stati generali dei pallet a Reggio Emilia: un appuntamento cruciale per il settore della sostenibilità - Gaeta.it

Oggi a Reggio Emilia si sono svolti gli Stati Generali delle aziende che operano nel campo della riparazione, riutilizzo e gestione dei pallet. Questo evento ha rappresentato un’occasione preziosa per analizzare le recenti evoluzioni normative e i progressi tecnologici, oltre a esplorare le opportunità di sviluppo del settore. La manifestazione è stata promossa da Conlegno, un consorzio che da venticinque anni si dedica alla tutela della biodiversità e del patrimonio forestale, insieme a Rilegno, consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi in legno. Questo incontro ha offerto un’importante piattaforma di discussione su temi centrali, come la sostenibilità e l’economia circolare.

Il contesto del pallet in legno: crescita e competitività

Il pallet in legno ha dimostrato di mantenere la propria competitività sotto vari aspetti, grazie all’implementazione di un ecosistema ben strutturato che privilegia la tracciabilità fitosanitaria, il sistema Epal e l’agevolazione del contributo ambientale Conai, che si attesta attorno al novanta per cento attraverso il sistema Perepal. Le statistiche recenti rivelano che nel 2024 il comparto ha generato un volume d’affari di oltre 1,7 miliardi di euro, un segnale chiaro della solidità del settore. Nel corso dell’anno, 2.306.064 tonnellate di pallet sono stati immessi al consumo, con un incremento del 2,89% rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, il numero totale di pallet ha visto una crescita del 2,33% con 183.915.107 unità nel 2024.

Questi dati non solo confermano la vitalità del mercato, ma evidenziano anche un settore che sta già preparando la sua transizione verso il Nuovo Regolamento UE sugli imballaggi, atteso per agosto 2026. Questa normativa segnerà un importante passaggio nella gestione dei rifiuti e rappresenterà un impulso alla transizione verso un modello di economia circolare in tutta l’Unione Europea. Radiografia di un comparto in evoluzione, il settore dei pallet in legno si dispone così ad affrontare le nuove sfide dettate dalla regolamentazione.

Le nuove linee guida e le sfide future

L’evento di oggi ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore, come il Presidente di Conlegno, Massimiliano Bedogna, il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, e il presidente di Epal Italia, Riccardo Casadei. L’agenda si è articolata attraverso una serie di interventi tecnici focalizzati su aspetti chiave per il futuro del comparto. Tra i temi trattati, si sono approfonditi il riutilizzo dei pallet in Italia e le nuove linee guida sulla disciplina End of waste per il recupero e riciclo degli imballaggi in legno.

Sono state discusse anche la normativa antincendio applicata al settore e le linee guida per l’acquisto di pallet usati, insieme alla nuova legge sull’interscambio dei pallet e alla certificazione Pefc recycled, focalizzata sulla sostenibilità ambientale. Massimiliano Bedogna ha sottolineato l’importanza di valorizzare le risorse locali, citando i boschi italiani come una risorsa sottoutilizzata e invitando a collaborare per minimizzare gli sprechi e promuovere pratiche innovative nella progettazione degli imballaggi.

I risultati della rigenerazione dei pallet e l’impatto economico

Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, ha messo in evidenza come il processo di rigenerazione dei pallet in legno stia diventando sempre più prevalente tra le aziende consorziate. Nel 2023, oltre 70 milioni di pallet sono stati rigenerati, per un totale di 909.210 tonnellate di legno. Un’analisi condotta dal Politecnico di Milano ha rivelato che questa filiera ha creato un impatto economico di 1,31 miliardi di euro, sostenendo intorno a 4.500 posti di lavoro. Non solo benefici economici, ma anche vantaggi ambientali significativi: la rigenerazione ha permesso di prevenire l’emissione di 842.767 tonnellate di CO2, evitando così l’uso di legno per la produzione energetica.

Il ruolo del sistema Epal nella logistica italiana

Riccardo Casadei, presidente di Epal Italia, ha evidenziato l’importanza del sistema Epal all’interno della logistica italiana, settore che conta attualmente circa 207 imprese dedicate alla riparazione e riutilizzo dei pallet Epal. Questo sistema, gestito sotto l’egida di un ente terzo indipendente, si presenta come ben preparato ad affrontare le nuove sfide poste dal Nuovo Regolamento UE sugli imballaggi. Secondo dati forniti, il sistema Epal ha registrato circa 400 milioni di movimenti nel territorio nazionale, continuando a rappresentare il pallet più riutilizzato in Italia.

L’evento odierno ha messo in luce un settore dinamico e resiliente. È un comparto che non solo è pronto ad affrontare le sfide ambientali e normative, ma che gioca anche un ruolo strategico essenziale nel panorama industriale italiano ed europeo. In un momento in cui la sostenibilità è al centro delle agende politiche e commerciali, il futuro dei pallet in legno appare promettente e carico di opportunità.

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