Stati Generali dell’Agricoltura: Un Convegno per la Sovranità Alimentare e l’Agricoltura Sostenibile

Stati Generali dell’Agricoltura: Un Convegno per la Sovranità Alimentare e l’Agricoltura Sostenibile

Gli Stati Generali dell’Agricoltura a Roma hanno discusso biodiversità, tradizioni agricole e innovazione, promuovendo un futuro sostenibile attraverso pratiche agroecologiche e la salvaguardia della salute del pianeta.
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Stati Generali dell’Agricoltura: Un Convegno per la Sovranità Alimentare e l’Agricoltura Sostenibile - Gaeta.it

In un contesto in cui la salute del nostro pianeta e la sicurezza alimentare sono al centro di dibattiti globali, gli Stati Generali dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare si sono svolti a Roma il 16 marzo 2025, presso l’Auditorium della Scuola Superiore di Mediazione Linguistica San Domenico. Durante l’evento, sono stati affrontati temi cruciali come la biodiversità, il recupero delle tradizioni e l’innovazione nel settore agroalimentare, tutti sotto l’egida di un nuovo umanesimo che promuove un Rinascimento Rurale.

L’importanza della biodiversità e delle tradizioni agricole

Un aspetto centrale dell’evento è stata l’esigenza di tutelare la biodiversità e recuperare tradizioni agricole che rischiano di scomparire. Le pratiche agroecologiche rappresentano una soluzione per garantire la salute ambientale, mantenendo al contempo la fertilità del suolo e il benessere degli animali. Questo è stato sottolineato da esperti che hanno messo in luce come la preservazione di antiche varietà di piante e metodi di coltivazione possa essere fondamentale per contrastare la crescente pressione esercitata dall’uso di pesticidi e OGM, che minacciano non solo l’ambiente ma anche la dignità degli agricoltori locali.

Il convegno ha voluto porre l’accento sull’importanza della dieta mediterranea e sull’uso di alimenti tradizionali provenienti dai territori locali. Attraverso il recupero delle tradizioni, si può incrementare sia il reddito agricolo sia la qualità dei prodotti, contrastando la cosiddetta “policrisi rurale” attuale. L’adozione di un paradigma agroecologico e la giustizia sociale sono stati presentati come elementi chiave per la creazione di un futuro più sostenibile e giusto per il settore agricolo.

La lotta contro OGM e alimenti sintetici

Uno dei punti cardine della manifestazione è stata la denuncia dell’utilizzo di OGM e cibi sintetici, visti come una violazione della dignità degli agricoltori e delle autentiche filiere alimentari italiane. Esperti del settore, come Pietro Perrino e Salvatore Ceccarelli, hanno evidenziato i rischi sanitari e ambientali legati a queste pratiche, sostenendo la necessità di bandirle in nome della salute pubblica e della preservazione dell’ambiente. La Corte Costituzionale è stata evocata come un possibile strumento per evitare l’adozione di tecnologie pericolose, promuovendo una legislazione che favorisca la biodiversità e il benessere collettivo.

La sessione dedicata alla tematica ha visto interventi accademici e richieste chiare per il ripristino delle tradizioni agricole e il potenziamento delle varietà locali, che rappresentano un patrimonio inestimabile da salvaguardare. La chiamata all’azione ha unito agricoltori, esperti di agronomia e sostenitori della salute pubblica in un comune intento verso un’innovazione rispettosa delle caratteristiche del territorio.

Nutrizione e salubrità ambientale: il ruolo della dieta med-eubiotica

Uno degli aspetti più incisivi discussi nel convegno riguarda la connessione tra alimentazione e salute del suolo. I relatori hanno tracciato un preciso legame tra la qualità della dieta e il benessere del territorio, sostenendo che una corretta alimentazione sia essenziale per la fertilità umana e ambientale. Il dottor Luigi Montano ha presentato dati sui biomarcatori riproduttivi, suggerendo che un’alimentazione mediterranea biologica e diversificata può portare benefici tangibili sulla salute.

Anche il professor Federico Infascelli ha discorso sull’importanza dell’alimentazione animale, ribadendo che la qualità dei prodotti alimentari deriva direttamente dalla salute degli animali e dal tipo di nutrimento che ricevono. La valorizzazione delle pratiche agricole biologiche e locali si pone, quindi, come una delle priorità per garantire che i cittadini possano beneficiare di alimenti sani e nutrienti.

Formazione e sensibilizzazione: verso un futuro sostenibile

Durante il convegno, un altro tema ricorrente è stato quello della formazione e della sensibilizzazione riguardo alle pratiche agroecologiche. Diversi esperti hanno insistito sull’importanza di educare le nuove generazioni e i consumatori sulla sostenibilità e sulla produzione agricola. Giovanna Sorbelli ha parlato del recupero produttivo nei borghi e dei vantaggi della formazione nelle scuole, mentre Michele Monetta ha messo in luce i benefici dei * gruppi di acquisto solidale* per sostenere i produttori biologici.

La sessione ha quindi evidenziato come una maggiore consapevolezza e una forte rete di comunità possano essere strumenti decisivi per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, capace di affrontare le sfide future. La cooperazione tra produttori, consumatori e istituzioni risulta essenziale per garantire un ciclo proficuo che favorisce la salute del suolo e la sostenibilità economica del settore.

L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa per affrontare le sfide dell’agricoltura moderna, favorendo il dialogo e la condivisione di esperienze tra esperti, accademici e agricoltori. La strada da percorrere è ancora lunga, ma la volontà di proteggere le tradizioni, la salute del pianeta e le generazioni future resta un obiettivo condiviso da tutti i partecipanti.

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