Stefano Bettarini, noto ex calciatore e volto televisivo, si è raccontato durante un’intervista a Verissimo, condotta da Silvia Toffanin. Nel corso della chiacchierata, Bettarini ha parlato del suo legame con l’ex moglie Simona Ventura e della dinamica con i figli Giacomo e Niccolò. Sono emerse riflessioni personali e momenti difficili legati alla recente perdita del padre.
La relazione con Simona Ventura
Durante l’intervista, Bettarini non ha esitato a esprimere il suo rispetto per Simona Ventura, affermando: “Rimane la mamma dei miei figli e per questo la rispetterò sempre”. Questa dichiarazione mette in luce la volontà di mantenere un rapporto equilibrato e positivo nei confronti della madre dei suoi ragazzi. Il calciatore ha sottolineato che, sebbene ognuno di loro abbia intrapreso strade diverse, è fondamentale per il bene della famiglia condividere un certo grado di complicità e rispetto reciproco.
Bettarini ha poi evidenziato come la situazione affrontata dai figli possa essere complessa, specialmente in relazione ai nuovi rapporti dei genitori. “I ragazzi vivono in maniera gelosa il fatto che i genitori si risposino”, ha detto, mostrando un’attenzione particolare alle emozioni dei due ragazzi. È chiaro che l’ex calciatore ha a cuore il benessere di Giacomo e Niccolò, ai quali ha sempre dato priorità. In effetti, i giovani inizialmente non hanno accolto di buon grado le nuove compagne di Bettarini. Tuttavia, dopo un periodo di adattamento, i ragazzi hanno cominciato a riconoscere il valore della relazione tra il padre e Nicoletta, la compagna di Bettarini da quasi otto anni, apprezzando il legame affettivo che si è creato.
Il lutto e il ricordo del padre
Il tema del lutto è emerso in modo molto toccante durante l’intervista. Bettarini ha infatti recentemente vissuto un momento difficile con la scomparsa di suo padre, avvenuta all’età di 86 anni, dopo un lungo periodo di malattia. L’ex calciatore ha raccontato del dolore di assistere alla sofferenza del genitore, esprimendo un forte legame affettivo e un apprendimento profondo che è scaturito da queste esperienze.
Circa l’ultima fase della vita del padre, Bettarini ha spiegato che la famiglia ha fatto del suo meglio per stargli vicino: “Siamo stati con lui fino all’ultimo respiro.” Ha descritto quelle giornate come un misto di impotenza e amore, ma anche come un momento di condivisione. “L’impotenza ti uccide”, ha detto, un’affermazione forte che comunica il senso di fatica nel veder soffrire una persona amata senza poter fare nulla per alleviare il dolore.
Il ricordo di quei dodici giorni accanto al padre ha lasciato un segno profondo nel cuore di Bettarini, che ha voluto sottolineare la serenità del genitore, anche nelle difficoltà finali: “Vedevo che era sereno, ma sapevo anche che stava soffrendo.”
Questa parte dell’intervista mette in luce non solo il lato personale e familiare di Stefano Bettarini, ma evidenzia anche l’universalità del dolore e la capacità umana di affrontare perdite significative.
Ultimo aggiornamento il 26 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano