Stefano Bortolotti si è aggiudicato il Premio letterario Il Battello a Vapore 2024 con il suo romanzo Lo Sgnumfo e la cornucopia del mago egoista. L’evento, dedicato alla letteratura per ragazzi, ha visto l’autore emergere tra 1056 manoscritti, dimostrando un notevole talento e capacità di narrazione. Dalla sua formazione sui libri de Il Battello a Vapore, Bortolotti riesce a portare freschezza e originalità in una fiaba moderna che già cattura l’attenzione dei lettori.
Chi è Stefano Bortolotti e il suo percorso
Nato nel 1992 e originario di Trieste, Stefano Bortolotti vive attualmente a Pordenone ed è un ingegnere dei materiali, autore e fumettista. La sua passione per la scrittura si è manifestata sin dalla giovane età, influenzata dalla lettura di autori classici come Gianni Rodari, J.R.R. Tolkien e Charles Dickens. Utilizzando lo pseudonimo di Minerva per presentare il suo romanzo al concorso, Bortolotti ha sottolineato l’importanza della lettura nel suo sviluppo personale e professionale.
Nel suo lavoro, Bortolotti riesce a coniugare la sua formazione scientifica con la creatività narrativa, portando i lettori in un viaggio fantastico attraverso le pagine del suo romanzo. Con Lo Sgnumfo e la cornucopia del mago egoista, l’autore esplora temi di avventura, coraggio e crescita personale, elementi fondamentali per attrarre i giovani lettori di oggi.
La trama di Lo Sgnumfo e la cornucopia del mago egoista
Il romanzo racconta le avventure di Viola, una giovane protagonista che si distingue per il suo coraggio e la sua curiosità. Viola si imbatte nella villa della zia Mefelide Malabrogi, un luogo intriso di mistero e avventure sinistre. La narrazione si snoda tra le pagine di una fiaba moderna in cui il pericolo e l’incredibile si intrecciano, mentre Viola affronta vari enigmi e sfide.
Oltre a esplorare il lato avventuroso, il romanzo presenta una dimensione letteraria significativa, con Viola che si immerge nei classici come L’isola del tesoro. Ciò evidenzia il suo amore per i libri nonostante una biblioteca personale piuttosto limitata. La capacità di Bortolotti di dipingere personaggi unici e memorabili, come l’opulenta zia Mefelide e una creaturina adorabile chiamata Sgnumfo, aggiunge profondità e originalità alla storia.
La cerimonia di premiazione e le reazioni della giuria
La premiazione si è tenuta il 22 novembre presso il Cineteatro San Massimo di Verona, in una cerimonia splendidamente organizzata dall’editore Piemme e da Il Battello a Vapore. La giuria, composta da prestigiosi nomi come Alessandro Gelso e Alessia Gazzola, ha elogiato il lavoro di Bortolotti per la sua prosa scorrevole e curata, chiarendo come ricevere il premio rappresenti un riconoscimento significativo non solo come scrittore, ma anche come lettore.
Le affermazioni dei membri della giuria hanno messo in risalto l’equilibrio nel racconto e come ciascun personaggio sia stato tratteggiato con grande attenzione, dalla figura enigmatica di Mefelide alla bontà dello Sgnumfo. Questo approccio ha reso la lettura non solo coinvolgente ma anche educativa, un aspetto chiave per i giovani lettori che si avvicinano alla letteratura.
Con la pubblicazione di Lo Sgnumfo e la cornucopia del mago egoista nel catalogo de Il Battello a Vapore, Bortolotti avrà l’opportunità di raggiungere un pubblico ancora più ampio, dimostrando il valore delle sue storie e l’importanza della narrazione in chiave moderna per le generazioni future.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Laura Rossi