Il 4 agosto 2024 segnerà il cinquantesimo anniversario della strage dell’Italicus, l’attentato che il 4 agosto 1974 devastò il treno Roma-Monaco causando 12 morti e decine di feriti. Questo tragico evento si inserisce nel contesto di un’Italia segnata dalla violenza e dal terrore, rimanendo una ferita aperta nella memoria collettiva. La recente commemorazione del 44° anniversario della strage alla stazione di Bologna ha riacceso le polemiche legate ai mancati responsabili di questi crimini.
La strage dell’Italicus
Dettagli dell’attentato
La strage dell’Italicus si verificò all’1.23 di notte, quando un ordigno esplose nella carrozza n. 5 del treno espresso 1486, in transito tra San Benedetto Val di Sambro. La violenza dell’esplosione lasciò sul campo 12 vittime, tra cui alcuni turisti stranieri, e 48 feriti. Tra le vittime vi era Silver Sirotti, un controllore di 25 anni, che stava svolgendo il suo turno di lavoro. Nonostante non fosse di servizio quella notte, Sirotti intervenne con coraggio per soccorrere i passeggeri, venendo sopraffatto dalle fiamme e dal fumo nell’atto di contribuire a salvare vite.
Le vittime e le mancanze di giustizia
Il profondo dolore dei familiari delle vittime persiste, accentuato dalla mancanza di giustizia. Franco Sirotti, fratello di Silver, ha denunciato il fatto che non ci siano ancora colpevoli identificati, nonostante le indagini condotte negli anni. L’assoluzione di tutti gli imputati, tra cui noti neofascisti, ha lasciato una sensazione di impotenza tra i familiari delle vittime. Senza un’associazione dedicata alle vittime dell’Italicus, si sente forte il bisogno di riaprire le indagini, come annunciato da Franco Sirotti, il quale si è attivato con un pool di avvocati nel tentativo di fare luce su una tragedia rimasta per troppo tempo nell’ombra.
Il contesto politico e sociale
Segreti di Stato e depistaggi
Il caso dell’Italicus è intimamente legato a un periodo storico complesso per l’Italia, caratterizzato da segreti di Stato. Gli atti di violenza erano spesso avvolti da un’atmosfera di omertà e insabbiamenti, creando un contesto in cui risultava difficile per la giustizia produrre risultati tangibili. Gli imputati, Mario Tuti e Luciano Franci, furono scagionati per mancanza di prove, lasciando gli inquirenti con solo indizi e illazioni. La decisione della Cassazione di assolvere i sospettati ha riaperto ferite storiche e ha suscitato interrogativi sul perché e sul come di tali crimini.
Commemorazioni e memoria collettiva
Il 9 maggio di quest’anno, durante la Giornata in memoria delle vittime del terrorismo, Franco Sirotti ha lanciato un appello per la rimozione del segreto di Stato riguardo alle stragi. Questa richiesta evidenzia l’interesse pubblico di ottenere maggiore trasparenza su eventi che hanno segnato la storia italiana. Il 4 agosto prossimo, in occasione del cinquantesimo anniversario, si svolgerà una cerimonia di commemorazione a Forlì, nella quale verrà ricordato Silver Sirotti alla presenza delle autorità locali e dei suoi familiari.
La strage dell’Italicus non è solo una ferita personale per chi ha perso un proprio caro, ma rappresenta anche un capitolo oscuro nella storia italiana, un simbolo della lotta per la verità e la giustizia che continua a essere affrontata da chi non dimentica. I familiari delle vittime richiedono giustizia non solo per onorare i loro cari, ma anche per garantire che tali atrocità non vengano mai più ripetute, mantenendo viva la memoria di quanto accaduto.