Strage di Paderno Dugnano: la difesa del 17enne studia una perizia psichiatrica

Strage di Paderno Dugnano: la difesa del 17enne studia una perizia psichiatrica

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Strage di Paderno Dugnano: la difesa del 17enne studia una perizia psichiatrica - Gaeta.it

Nel drammatico contesto della strage di Paderno Dugnano, avvenuta tra il 31 agosto e il 1° settembre, la difesa del giovane accusato sta cercando attivamente un consulente per eseguire accertamenti psicologici e psichiatrici. Questa mossa è cruciale nella preparazione di una difesa che potrebbe basarsi sulla valutazione della capacità di intendere e di volere del ragazzo al momento del tragico evento, durante il quale ha perso la vita il padre, la madre e il fratello di soli 12 anni.

La nomina del consulente: un passo fondamentale per la difesa

Il ruolo del consulente

L’avvocato Amedeo Rizza, che ha visitato il ragazzo nel carcere minorile Beccaria, ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà depositata la nomina del consulente nella documentazione del procedimento giudiziario. Questo passo è di fondamentale importanza, poiché una perizia psichiatrica potrebbe influenzare notevolmente l’esito del processo presso il Tribunale per i minorenni di Milano. L’obiettivo principale è stabilire se il giovane fosse in grado di comprendere la gravità delle proprie azioni al momento della strage.

Le implicazioni legali

La nomina di un consulente esperto in psicologia e psichiatria non è solo una prassi legale, ma un tentativo significativo di costruire una strategia difensiva solida. Le risultanze di questa perizia potrebbero, infatti, condurre a un’eventuale richiesta di misure alternative al carcere, nel caso in cui venga dimostrata una condizione di incapacità di intendere e di volere.

La difesa punta a far emergere eventuali problematiche psichiche che possano aver influito sul comportamento del minorenne. Secondo le leggi italiane, un’assoluzione per infermità mentale potrebbe ridurre la responsabilità penale e fornire al ragazzo accesso a trattamenti riabilitativi, piuttosto che punitive.

La richiesta di incontro con i nonni

Un momento delicato

Parallelamente a questa preparazione legale, l’avvocato Rizza ha presentato una richiesta al giudice per i minorenni, Laura Pietrasanta, al fine di consentire un incontro tra il giovane e i nonni. Questo incontro, se autorizzato, potrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana. Le motivazioni dietro questa richiesta sembrano essere tanto affettive quanto legali: offrire al ragazzo un supporto familiare in un momento estremamente critico.

L’importanza del supporto familiare

L’incontro con i nonni potrebbe avere un valore terapeutico per il minorenne, contribuendo a stabilire un collegamento con la sua vita pregressa e a fornire un supporto emotivo in un contesto di grande sofferenza e isolamento. Il giudice Pietrasanta, che ha recentemente convalidato l’arresto del ragazzo, dovrà prendere in considerazione il benessere psicologico del giovane e la possibilità che un contatto con i familiari possa rappresentare un elemento positivo nella sua già complessa situazione.

Interviste e dichiarazioni del giovane

Riflessioni e sentimenti

Nel corso dell’interrogatorio, il ragazzo ha espresso una profonda crisi interna, dichiarando: “Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”. Ed ha aggiunto di non avere un rancore specifico nei confronti della sua famiglia. Queste dichiarazioni rivelano uno stato di malessere che potrebbe essere cruciale per la comprensione del suo comportamento. Ha riferito di sentirsi distaccato dai coetanei, un sentimento che lo ha accompagnato già in passato, suggerendo una condizione di solitudine e difficoltà relazionali.

Gli effetti della pressione scolastica

Durante il colloquio, il minorenne ha menzionato un debito in matematica come possibile fattore di stress, sottolineando come la pressione scolastica possa aver avuto un impatto sul suo già fragile stato psicologico. Questo elemento potrebbe essere significativo per la difesa, poiché illustri esperti potrebbero analizzare se e come le pressioni sociali e scolastiche abbiano influenzato il suo stato mentale.

Il caso continua a essere monitorato con attenzione, sia dalle istituzioni che dalla comunità, lasciando tanti interrogativi aperti su cosa possa portare un giovane a compiere atti così estremi.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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