Strage Ferroviaria di Corato: Ricordare per non dimenticare

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Strage Ferroviaria di Corato: Ricordare per non dimenticare - Gaeta.it

Il 12 luglio 2016, un tragico incidente ferroviario tra Andria e Corato ha causato la perdita di 23 vite umane. Nonostante la gravità dell’evento, sembra che la memoria collettiva abbia rapidamente scivolato via, secondo i parenti delle vittime. Le loro voci si alzano, in un tentativo straziante di mantenere vivo il ricordo di quei drammatici eventi e di perseguire la giustizia che ancora tarda ad arrivare.

Le Parole dei Parenti delle Vittime

Giuseppe Bianchino, padre di Alessandra, tra le vittime dell’incidente, ha espresso il suo rammarico per l’apparente oblio nazionale riguardo a questa tragedia. Mentre altrove vengono ricordati altri eventi, il più grave incidente ferroviario del nostro Paese sembra caduto nell’oblio. Le sue parole risuonano con dolore e frustrazione, testimoniando la mancanza di rispetto verso le vite perdute in quel giorno fatale.

Vincenzo Tedone, padre di Francesco Ludovico, condivide sentimenti simili, sottolineando l’amarezza che persiste in loro per l’assenza di giustizia conclusiva nel processo legale. Nonostante la condanna di alcuni imputati lo scorso anno, molti altri sono risultati assolti insieme alla società coinvolta, lasciando un senso di incompletezza e ingiustizia nei cuori dei familiari.

Lotta per la Giustizia e Memoria

Mentre il paesaggio ondulato di Andria è avvolto dal canto delle cicale, i parenti delle vittime si riuniscono per commemorare i propri cari con gesti simbolici. Mazzetti di girasoli e rose vengono posati come tributo, mentre la città di Andria si impegna a non dimenticare. La sindaca Giovanna Bruno ha istituito la Giornata del Ricordo della Strage Ferroviaria, per mantenere viva la memoria di quel tragico evento e mostrare solidarietà alle famiglie colpite.

Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria, ha aggiunto una nota di spiritualità alla cerimonia, invocando che le anime delle vittime trovino pace eterna dopo aver attraversato l’inferno in vita. Autorità civili e militari si uniscono al lutto e alla commemorazione, testimoniando la resilienza e la determinazione di non lasciar cadere nel silenzio il ricordo di quelle vite spezzate.

Ultimo aggiornamento il 12 Luglio 2024 da Laura Rossi

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