Il dibattito sulle Zone Economiche Speciali ha guadagnato nuovamente visibilità grazie all’intervento di Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa San Paolo. Durante la presentazione dell’accordo tra la banca e Confindustria, svoltasi all’Unione Industriali di Napoli, sono emerse considerazioni sulle potenzialità di sviluppo che queste aree possono offrire, soprattutto per il Sud Italia.
Le zes come sprone per lo sviluppo del Sud Italia
Stefano Barrese ha esposto come il Sud Italia stia diventando una chiave per la crescita economica nazionale. Secondo lui, le Zes hanno rappresentato uno strumento cruciale in questo processo. Durante gli ultimi anni, il Mezzogiorno ha visto un incremento significativo della sua influenza sul panorama economico italiano, contribuendo in modo proporzionale ai risultati osservati dalla pandemia in poi. Le Zes, insieme al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , hanno svolto un ruolo fondamentale nel potenziare questo trend, incentivando un approccio imprenditoriale e produttivo che sta finalmente fiorendo.
Barrese ha rimarcato che il Sud non è più solo sinonimo di turismo, sebbene questo settore continui a essere vitale. La manifattura sta emergendo come settore chiave, un cambiamento significativo rispetto a una passata predominanza del turismo. L’industria manifatturiera è vista come fondamentale per la sostenibilità economica e per il mantenimento di livelli occupazionali soddisfacenti, evidenziando un nuovo corso per l’economia meridionale.
Fattori esterni e loro possibili effetti
Un altro punto toccato da Barrese è stato il tema dei dazi, su cui ha invitato a mantenere una certa cautela. La loro applicazione potrebbe non avere un impatto uniforme su tutti i settori. Sebbene la possibilità di un’introduzione di dazi sia concreta, il momento preciso e le modalità di applicazione rimangono incerti. Barrese ha concluso che, se i dazi dovessero assumere una misura del 10%, l’effetto sulla crescita sarebbe limitato e misurabile solo in piccoli decimali.
Si tratta di un’avvertenza importante in un contesto in cui le imprese meridionali stanno cercando di stabilizzarsi e crescere, cogliendo le opportunità offerte dalle Zes e dalle iniziative governative. Senza dubbio, l’attenzione strategica verso l’impatto di politiche esterne diventa quindi un aspetto cruciale per garantire una crescita sana e sostenibile.
Vigilanza sul territorio: la sicurezza in primo piano
Infine, Barrese ha menzionato la situazione attuale nei Campi Flegrei, un’area interessata da uno sciame sismico che ha sollevato preoccupazione tra la popolazione. La banca si è dimostrata disponibile a monitorare costantemente la situazione, esprimendo un impegno attivo nel fornire supporto e presenza sul territorio. La sicurezza delle persone e delle comunità è apparsa come una priorità, rendendo evidente che, mentre si promuove la crescita economica, è fondamentale garantire anche la stabilità e la sicurezza.
Con il progressivo sviluppo delle Zes e un impegno costante verso la crescita del Sud, Intesa San Paolo si propone di svolgere un ruolo chiave nel sostenere non solo l’economia ma anche la coesione sociale e territoriale.