La città di Ascoli Piceno torna a far parlare di sé per episodi che rievocano tensioni politiche di un passato mai del tutto superato. Nelle ultime ore è comparso uno striscione con contenuti a sfondo fascista, che ha suscitato forte indignazione tra diversi settori della società civile e sindacale locale. Questo intervento nasce da un contesto storico e sociale particolare, con un forte richiamo ai valori antifascisti che hanno segnato profondamente la zona, medaglia d’oro per attività partigiana.
La denuncia della cgil e le reazioni alla comparsa dello striscione
La Cgil di Ascoli Piceno ha espresso un chiaro messaggio di contrarietà verso il riemergere di simboli e manifestazioni riconducibili al fascismo. Secondo il sindacato, la comparsa dello striscione è solo l’ultimo episodio di una serie di atti che sembrano rilanciare idee che la città, proprio per la sua storia, dovrebbe rigettare con forza. Il linguaggio utilizzato dall’organizzazione sindacale sottolinea un’esasperazione crescente: “Adesso basta tollerare atteggiamenti, striscioni e manifestazioni fasciste”.
Aggressioni e intimidazioni a chi difende valori costituzionali
A far scalpore sono anche le aggressioni e intimidazioni subite da chi, ad Ascoli Piceno, difende i valori costituzionali e antifascisti. La Cgil segnala come l’ambiente locale sia diventato terreno fertile per minacce e insulti rivolti a chi si oppone a queste aperture verso la destra estrema. Il richiamo rivolto ai cittadini è a una presa di coscienza e a una reazione più netta contro tali comportamenti, per proteggere la convivenza civile.
L’appello alle istituzioni a prendere posizione contro i movimenti fascisti
Il sindacato non si limita a invitare la popolazione a reagire, ma sollecita anche un intervento deciso da parte di istituzioni a tutti i livelli. Dal Comune alla Regione, fino al Governo nazionale, la Cgil chiede una condanna netta e pubblica di ogni movimento che proponga idee fasciste, a partire dall’impegno a non legittimare alcun tipo di attività che ne possa alimentare la diffusione.
Richiamo alla costituzione italiana
L’appello richiama l’attenzione sulla Costituzione italiana, che prevede esplicitamente il contrasto a qualsiasi forma di fascismo, sottolineando la necessità di mettere in pratica queste norme attraverso azioni concrete e non solo parole. La richiesta è che le istituzioni dimostrino con gesti chiari e senza ambiguità la volontà di superare una fase in cui la tolleranza di certi atteggiamenti è ancora presente in città.
La festa del primo maggio dedicata alla difesa del lavoro e della democrazia
Il tema della resistenza antifascista troverà spazio anche nella celebrazione del Primo Maggio ad Ascoli Piceno. La manifestazione organizzata dalla Cgil, che si terrà in piazza Ventidio Basso nel pomeriggio, assume una valenza particolare quest’anno. Non si limiterà a celebrare il lavoro e i diritti dei lavoratori, ma porrà l’accento sul legame tra il lavoro e la lotta contro totalitarismi come il fascismo e il nazismo.
Impegno verso una società giusta e aperta
Secondo il sindacato, il cuore della Repubblica italiana sta proprio nell’equilibrio tra la tutela del lavoro e la difesa dei valori costituzionali che garantiscono libertà e democrazia. La memoria della Resistenza serve a rafforzare questo binomio, con un monito implicito rivolto a mantenere saldo l’impegno verso una società giusta e aperta. Sarà un momento di mobilitazione, aperto a chiunque voglia testimoniare un impegno contro ogni forma di odio e discriminazione.
L’invito al territorio a partecipare e a manifestare unità antifascista
La Cgil rivolge un appello diretto a chi vive nel territorio del Piceno, invitando tutte e tutti a unirsi alla manifestazione del Primo Maggio. L’obiettivo è far emergere una risposta collettiva alla presenza di toni e messaggi che mettono in discussione la democrazia. L’appello traccia un quadro chiaro: solo attraverso la partecipazione attiva si può arginare il ritorno di ideologie che la storia ha già condannato.
Risposta delle comunità locali
La chiamata alla mobilitazione non riguarda solo la difesa dei diritti sul lavoro, ma anche la protezione del tessuto sociale e civile della città. In un momento in cui tensioni e provocazioni aumentano, la risposta delle comunità locali diventa fondamentale per costruire una resistenza democratica che coinvolga cittadini, associazioni e istituzioni. Ad Ascoli Piceno si attende quindi una reazione tangibile e visibile in difesa dei valori su cui si basa l’Italia repubblicana.