La crisi del commissariato di Polizia a Urbino: strutture inadeguate e carenza di personale
Il commissariato di Polizia di Urbino vive una situazione critica, evidenziata dalla mancanza di risorse e un’organizzazione deficitaria. Al centro della denuncia, il sindacato Siulp ha portato in primo piano la precarietà della sede attuale e lo stato del personale durante un sit-in di protesta tenutosi davanti al commissariato. La comunità locale si interroga sulla sicurezza e sull’adeguatezza dei servizi offerti alla cittadinanza.
Il Siulp descrive il commissariato di Urbino come “fatiscente”, frutto di un’abitazione privata trasformata in sede per la Polizia di Stato, senza neanche una regolare autorizzazione. Da oltre dieci anni, la sede è sotto sfratto esecutivo e i problemi strutturali si moltiplicano. Non solo mancano camera di sicurezza e spogliatoi per il personale, ma gli spazi per archivio e ufficio immigrazione sono ricavati da precedenti strutture di garage o rimessa. La difficoltà è amplificata dall’assenza di un dirigente stabilmente in carica, con la guida attuale che è solo provvisoria e affidata a un responsabile del commissariato di Fano.
Questa condizione di incertezza mette a rischio l’efficacia operativa del commissariato, costringendo il personale a lavorare in un ambiente sottodimensionato e poco adatto alle esigenze quotidiane.
Carenza di personale e turni massacranti
L’organico del commissariato è anch’esso sotto pressione. A fronte di 45 operatori previsti, attualmente solo 23 sono effettivamente in servizio. Una situazione che costringe i pochi agenti a turni estenuanti, artatamente strutturati per coprire un territorio vasto con sole cinque unità operative a disposizione per un monitoraggio continuo. Il risultato è una copertura inadeguata, con tre turni su quattro privi di pattuglie in circolazione.
Nonostante questa gravissima carenza, il personale continua a operare con grande impegno. Nel 2024, con un volume di lavoro elevato, sono stati rilasciati circa 5.400 passaporti, elaborati oltre 3.000 permessi di soggiorno e registrate 167 denunce. Marco Lanzi, segretario provinciale del Siulp, evidenzia che le condizioni di lavoro incidono profondamente sulla salute degli agenti e sul senso di sicurezza della comunità: “È ora di affrontare queste carenze”, afferma.
Appelli per una nuova sede e iniziative politiche
Durante il sit-in, è intervenuto anche il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli, sottolineando la difficoltà operativa del commissariato. Baldelli ha annunciato la sua intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per portare a conoscenza una situazione non più sostenibile. Le sue affermazioni sono supportate da documentazione fotografica che testimonia le condizioni precarie della struttura.
La questione più urgente da risolvere è la ricerca di una nuova sede, più adeguata alle crescenti necessità di sicurezza della popolazione. Sia il Prefetto di Pesaro-Urbino, Emanuela Saveria Greco, che il Sindaco Maurizio Gambini hanno mostrato disponibilità a collaborare. Due proposte sono già sul tavolo: un immobile attualmente libero e un terreno concesso gratuitamente per la costruzione di un nuovo commissariato.
La situazione del commissariato di Urbino rimane una questione cruciale, che necessita di una risposta concreta da parte delle autorità competenti. La comunità locale attende con ansia che le istituzioni seguano promesse e impegni per garantire un servizio di polizia degno.