Studenti del Lazio in protesta per la salute mentale: «Chiediamo investimenti reali»

Studenti del Lazio in protesta per la salute mentale: «Chiediamo investimenti reali»

Studenti del Lazio protestano per la salute mentale, chiedendo investimenti e l’approvazione di una legge per sportelli psicologici nelle scuole, sottolineando l’urgenza di un supporto adeguato.
Studenti del Lazio in protesta Studenti del Lazio in protesta
Studenti del Lazio in protesta per la salute mentale: «Chiediamo investimenti reali» - Gaeta.it

La recente mobilitazione degli studenti medi nel Lazio ha portato a un presidio sotto il Ministero della Salute, dove hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alla salute mentale e alla mancanza di investimenti in questo ambito. L’iniziativa è stata organizzata per sollecitare l’approvazione di una legge presentata due anni fa, sempre in tema di supporto psicologico nelle scuole. L’epicentro della protesta è lo slogan forte e chiaro: “Vogliamo più dei vostri spicci”.

L’appello della Rete studenti Lazio

La manifestazione ha visto protagonisti studenti di diverse scuole medie superiori, riuniti per richiamare l’attenzione su una questione che ritengono fondamentale. Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete studenti Lazio, ha sottolineato l’importanza di considerare la salute mentale come una priorità, affermando: “La salute mentale è salute, e va considerata come tale”. Questo richiamo si inserisce in un contesto in cui i giovani si sentono sempre più sopraffatti da ansia, stress e pressioni scolastiche, chiedendo interventi concreti per migliorare il supporto psicologico a loro disposizione.

Da due anni, gli studenti attendono l’esame di una legge che propone l’istituzione di sportelli psicologici all’interno delle scuole. Secondo Piergentili, l’attuale governo si mostra riluttante ad affrontare la questione, lasciando la proposta ferma in un “cassetto” burocratico, e ignorando così un tema cruciale per il benessere delle nuove generazioni. Nonostante il passare degli anni e l’evidente necessità di una risposta adeguata al problema, le richieste degli studenti sembrano cadere nel vuoto, alimentando il loro senso di frustrazione.

La simbolica azione di protesta

Durante il presidio, gli studenti hanno simbolicamente restituito alcune monete, come gesto di disapprovazione verso la superficialità con cui viene trattato il tema della salute mentale. “Ve le restituiamo, vogliamo che si affronti questo tema in maniera reale, non servono i vostri spicci”, hanno dichiarato, esprimendo una chiara richiesta di attenzione seria e investimenti concreti. Questo atto dimostra quanto i giovani siano determinati nel farsi sentire e nel lottare per un miglioramento nella loro vita scolastica e sociale.

La manifestazione ha anche un forte valore simbolico, sottolineando la disconnessione tra la politica e i reali bisogni degli studenti. La situazione attuale porta a riflessioni profonde sul come le istituzioni rispondano alle esigenze di benessere psicologico nella popolazione giovane. Gli studenti hanno bisogno di essere ascoltati e supportati, non solo a parole ma con azioni e provvedimenti pratici.

La salute mentale in primo piano

La salute mentale è un argomento che sta guadagnando sempre più attenzione nel dibattito pubblico, specialmente tra i giovani. La pandemia ha messo a dura prova la stabilità psicologica di molti ragazzi, rendendo ancora più evidente la necessità di sviluppare servizi di supporto nelle scuole. La presenza di sportelli psicologici potrebbe rappresentare un passo fondamentale per garantire un sostegno adeguato a tutti quei ragazzi che affrontano difficoltà emotive.

È necessario che il governo non solo riconosca l’importanza di questi servizi, ma che si attivi per una loro implementazione reale e diffusa. Espandere il supporto psicologico nelle scuole non è solo una questione di budget, ma di responsabilità sociale. Gli studenti hanno dimostrato che sono pronti a combattere per la loro salute e per quella dei loro compagni. La mobilitazione di oggi potrebbe essere la spinta necessaria per portare il governo a prendere provvedimenti concreti e rapidi.

Seguendo la voce degli studenti, il Ministero della Salute viene chiamato a rispondere a richieste legittime e urgenti, per non rimanere indietro rispetto alle sfide del nostro tempo.

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