studio su venetoclax per la leucemia linfatica cronica negli anziani: risultati di una ricerca su 180 pazienti over 80

studio su venetoclax per la leucemia linfatica cronica negli anziani: risultati di una ricerca su 180 pazienti over 80

Uno studio italiano coordinato dall’Università di Padova valuta l’efficacia e la sicurezza del venetoclax nella leucemia linfatica cronica in pazienti anziani, con un approccio personalizzato per ridurre gli effetti collaterali.
Studio Su Venetoclax Per La Le Studio Su Venetoclax Per La Le
Uno studio italiano ha valutato l'efficacia e la sicurezza del venetoclax, un farmaco orale, nel trattamento personalizzato della leucemia linfatica cronica in pazienti anziani sopra gli 80 anni, evidenziando un miglior equilibrio tra efficacia e tollerabilità. - Gaeta.it

La leucemia linfatica cronica colpisce soprattutto persone anziane in Occidente, con percentuali più alte sopra gli 80 anni. Una nuova ricerca pubblicata su Blood ha indagato l’efficacia e la sicurezza di una terapia mirata per questa fascia di popolazione. Lo studio si è concentrato sul trattamento con venetoclax, un farmaco orale che agisce direttamente sulle cellule leucemiche, cercando di ridurre gli effetti collaterali, un aspetto cruciale nella cura di pazienti molto anziani.

I pazienti coinvolti e la collaborazione tra centri italiani

La sperimentazione ha coinvolto 180 pazienti con età compresa tra 80 e 94 anni, selezionati in 23 centri distribuiti su tutto il territorio italiano. Questa ampia rete ha permesso di raccogliere dati realistici e variabili relative a una popolazione spesso esclusa dagli studi clinici. Il coordinamento è stato affidato al gruppo dell’Università di Padova, mentre da Cosenza è giunta una collaborazione significativa grazie alla partecipazione del reparto di Ematologia. L’impegno condiviso ha garantito un approccio multidisciplinare e un’analisi completa delle risposte terapeutiche in una fascia di età critica.

L’attenzione su questa fascia di anziani con leucemia linfatica cronica nasce dalla necessità di trovare soluzioni su misura. I pazienti molto anziani presentano condizioni cliniche diverse rispetto a soggetti più giovani, con frequenti comorbilità e fragilità che richiedono un bilanciamento delicato tra efficacia del trattamento e sicurezza. Lo studio rappresenta così un passo importante per ampliare le opzioni terapeutiche in un gruppo finora poco considerato negli studi pregressi.

Il meccanismo d’azione del venetoclax nel trattamento della leucemia linfatica cronica

Venetoclax è un farmaco orale che punta su una proteina chiamata Bcl2, presente in modo anormale nelle cellule leucemiche della leucemia linfatica cronica. Bcl2 aiuta queste cellule a sopravvivere evitando la morte programmata, per questo bloccarla significa interrompere la loro crescita incontrollata. Quando venetoclax agisce su Bcl2, induce la morte delle cellule malate, rallentando o bloccando la progressione del tumore.

Il vantaggio del venetoclax consiste nella sua somministrazione per via orale, facilitando il trattamento fuori dall’ospedale e rendendo la terapia più accessibile anche per pazienti anziani con difficoltà di movimento. Tuttavia, il farmaco può avere effetti collaterali importanti, specie in persone fragili, il che impone una gestione attenta della dose e una supervisione costante per limitare rischi e complicazioni.

L’approccio personalizzato per limitare gli effetti collaterali e mantenere l’efficacia

La peculiarità dello studio è stata la personalizzazione del trattamento. I ricercatori hanno modificato la velocità di incremento della dose e in alcuni casi ridotto la quantità somministrata di venetoclax, così da evitare complicanze e danni collaterali. Questo comportamento ha permesso di mantenere la potenza antitumorale pur con una tollerabilità maggiore per i pazienti anziani.

Andrea Visentin dall’Università di Padova ha sottolineato come questa attenzione alla modulazione della terapia possa rappresentare la chiave per le cure future. In pratica, trovare il giusto equilibrio tra la quantità di farmaco somministrato e la risposta del paziente si traduce in una cura efficace ma meno tossica. Il progresso in questo campo è legato alla possibilità di disegnare trattamenti su misura, utilizzando i farmaci biologici più recenti con consapevolezza e flessibilità.

Livio Trentin, che dirige il reparto di Ematologia a Padova, ha spiegato che la sfida di oggi è proprio questa: riuscire a ottenere risultati soddisfacenti senza gravare ulteriormente sulla qualità della vita degli anziani. Le terapie tradizionali spesso risultano troppo pesanti per questi soggetti, mentre le nuove molecole come venetoclax aprono la strada a strategie più adatte e meno invasive.

Il ruolo della ricerca clinica e della collaborazione con associazioni di volontariato

Lo studio ha visto la partecipazione anche di giovani ricercatori, tra cui Alessandro Cellini e Andrea Serafin, che hanno contribuito negli aspetti clinici e nella raccolta dei dati. Il coinvolgimento di nuove leve nella ricerca medica dimostra come sia utile formare specialisti attenti alle necessità degli anziani e pronti a sviluppare terapie mirate.

Durante il percorso, ha collaborato anche l’associazione di volontariato ‘Ricerca per Credere nella vita’, che sostiene iniziative scientifiche legate a malattie oncologiche. La presenza di queste realtà aiuta a mantenere alta l’attenzione anche sulla dimensione sociale e umana della cura, specie quando si tratta di malattie croniche che coinvolgono persone fragili e spesso isolate.

Il lavoro condotto in più centri italiani e il supporto di enti esterni hanno consentito una sperimentazione completa, utile per delineare linee guida future e ampliamenti della ricerca. Il confronto tra esperienza clinica e realtà dei pazienti rappresenta una base solida per interventi terapeutici più sicuri e personalizzati.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×