La partecipazione dell’Italia ai recenti Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi ha portato alla luce un panorama sportivo variegato e significativo, evidenziando un considerevole numero di atleti provenienti da diverse province italiane. Con un record di medaglie e un gran numero di sportivi coinvolti, questo evento ha rimarcato l’importanza dello sport a livello nazionale, ma ha anche messo in risalto le disparità esistenti tra il Centro-Nord e il Sud del Paese. Quest’anno, l’Indice di sportività elaborato dalla società di consulenza PTS ha esaminato questi aspetti attraverso tre indicatori legati ai successi degli atleti azzurri a Parigi.
Bergamo e Trento: il podio delle province
Per la prima volta dal 2021, Bergamo si posiziona al primo posto del ranking delle province italiane, superando Trento, che si era trovata al vertice negli ultimi due anni. Questo risultato segna un’importante affermazione per Bergamo, che diventa così la seconda provincia lombarda a raggiungere la vetta dopo Varese. Il successo di Bergamo ha suscitato un ampio dibattito e analisi nei media, e la provincia sembra aver capitalizzato anche sul potenziale degli atleti e sulle strutture sportive. Trento, pur scendendo al secondo posto, rimane un punto di riferimento per l’ambito sportivo, confermandosi leader nel macro-indicatore “sport & società”. Genova si posiziona al terzo posto, dimostrando un netto miglioramento rispetto all’anno precedente, in cui occupava la tredicesima posizione, grazie a dieci podi nelle classifiche individuali. La città ligure ha ottenuto successi in vari ambiti sportivi, dalla ginnastica alla pallanuoto, mostrando così una crescente vitalità nell’ambiente sportivo locale.
La top 10 delle province italiane
Dopo il podio, si trovano province come Firenze, Milano e Torino, quest’ultima in costante crescita. Firenze si classifica quarta, trainata da quote elevate nel nuoto e consistenti performance nel calcio professionistico e atletica. Milano consolida la sua posizione al quinto posto grazie alla presenza di media sportivi e all’attività calcistica, rimanendo sempre tra le province di riferimento per il tasso di accessibilità allo sport. Torino, con un salto significativo dalla quindicesima alla sesta posizione, mostra la sua determinazione, seguita da Varese, che mantiene una forte posizione nel panorama sportivo paralimpico, evidenziando strutture e tesserati a livello di eccellenza.
Bologna, all’ottavo posto, e Roma, che entra per la prima volta nella top ten al nono posto, segnano entrambi un progresso significativo. Roma, che nel 2022 occupava la ventisettesima posizione, ha dimostrato potenzialità in vari sport, attirando l’attenzione per i risultati raggiunti. Brescia chiude la classifica delle prime dieci province, grazie a una buona organizzazione per eventi sportivi che ha generato sette medaglie a Parigi, inclusi tre ori.
Le province in calo e le dinamiche competitive
Le variazioni nella classifica dell’Indice di sportività evidenziano anche province che hanno perso posizioni rispetto all’anno scorso. Trieste, ad esempio, è scivolata dal secondo al quattordicesimo posto, penalizzata dalla scarsa rilevanza dei risultati olimpici, nonostante un buon numero di atleti e tecnici tesserati. La provincia di Cremona ha vissuto un simile destino, scendendo dalla terza alla undicesima posizione. Altre province come Vicenza hanno visto un calo notevole, mantenendo, tuttavia, un primato a livello di società dilettantistiche.
Le province di Lecco e Bolzano sono anch’esse finite nella parte bassa della classifica, con Lecco scesa al ventunesimo posto e Bolzano al ventesimo, pur mostrando buone performance in specifiche discipline. Queste dinamiche sottolineano come la competitività nello sport italiano sia influenzata da molteplici fattori, dalla visibilità dei successi alle strutture disponibili, e dall’interesse locale per differenti discipline.
La graduale evoluzione del panorama sportivo italiano, evidenziata dall’Indice di sportività, continua a rappresentare un’occasione per riflessioni e miglioramenti, tanto a livello provinciale quanto nelle politiche nazionali, favorendo una maggiore equità nello sviluppo sportivo su tutto il territorio.
Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Elisabetta Cina