Il G7 dell’Agricoltura tenutosi a Ortigia ha rappresentato un’ottima opportunità per il Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino, che ha accolto un numero considerevole di visitatori all’interno dello spazio dedicato dalla Regione Sicilia. Attraverso un intenso programma di eventi, degustazioni e incontri, il pomodoro di Pachino ha conquistato gli ospiti e il palco internazionale, dimostrando di essere uno degli ambasciatori più prestigiosi del made in Italy.
Un evento di rilevanza internazionale
Il G7 Agricoltura si è rivelato un’importante vetrina per il made in Italy, dura manifestazione sul palcoscenico internazionale. Durante i nove giorni di attività, molti buyers stranieri e professionisti del settore hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino la migliore produzione italiana. Lo spazio dedicato al pomodoro di Pachino ha attirato l’attenzione dei visitatori, che hanno potuto degustare piatti innovativi realizzati con questo prodotto tipico. Le creazioni culinarie del noto chef Nicola Amendola hanno esaltato il sapore del pomodoro di Pachino, l’oro rosso siciliano apprezzato in tutto il mondo.
L’evento ha visto la partecipazione di ospiti di spicco come il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi e il Sottosegretario al Masaf Giacomo La Pietra. La loro presenza ha sottolineato l’importanza della manifestazione e l’attenzione crescente verso le questioni agricole di rilevanza mondiale. I partecipanti hanno affrontato dibattiti fondamentali sul futuro dell’agricoltura in Italia, ponendo l’accento sulla necessità di promuovere e difendere le eccellenze agroalimentari italiane.
L’impegno del consorzio di tutela
Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino, ha commentato con entusiasmo l’esperienza vissuta al G7. Il consorzio ha ribadito il suo impegno per l’espansione commerciale oltre i mercati europei, enfatizzando le difficoltà attuali legate alla concorrenza sleale di Paesi che producono con costi di manodopera molto inferiori e utilizzano protocolli diversi rispetto a quelli italiani. Queste pratiche non solo compromettono l’equità commerciale, ma mettono in discussione la qualità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari presenti sul mercato.
Fortunato ha sollecitato il Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a sostenere le istanze del consorzio, auspicando una più ampia diffusione del pomodoro di Pachino: “È fondamentale superare le barriere che attualmente limitano l’ingresso del nostro prodotto in mercati strategici come gli Stati Uniti e il Canada,” ha sottolineato il presidente.
Il consorzio ha espresso la necessità di tutelare i prodotti italiani dalle imitazioni e dagli approvvigionamenti non conformi alle normative italiane, suggerendo che le istituzioni adottino misure concrete per garantire il rispetto delle direttive agroalimentari. Questo intervento è visto come cruciale per garantire la sopravvivenza e la prosperità del pomodoro di Pachino in un contesto di crescente globalizzazione.
La valorizzazione delle eccellenze siciliane
L’evento non ha solo messo in mostra il pomodoro di Pachino come prodotto d’eccellenza, ma ha anche evidenziato il potenziale di valorizzazione delle numerose specialità regionali siciliane. La Sicilia, con il suo clima unico e le sue tradizioni agricole, offre una varietà di prodotti tipici che meritano riconoscimento e promozione a livello internazionale. Eventi come il G7 Agricoltura rappresentano un’opportunità fondamentale per i produttori locali per connettersi con i mercati esteri e trovare nuovi alleati commerciali.
La crescita e la sostenibilità della produzione agricola in Sicilia richiedono un lavoro collettivo tra produttori, istituzioni e partecipanti del settore agroalimentare. L’attenzione riservata al pomodoro di Pachino e altri prodotti tipici della regione è essenziale per garantire una produzione competitiva. Inoltre, favorendo il dialogo internazionale, la Sicilia può migliorare la sua presenza in ambito agro-alimentare, contribuendo allo sviluppo economico locale e alla salvaguardia delle tradizioni culinarie.
Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina