Successo della notte dei ricercatori a Urbino: oltre 3mila partecipanti tra eventi e laboratori

La prima edizione della Notte dei Ricercatori a Urbino ha attratto oltre 3.000 visitatori, promuovendo la divulgazione scientifica attraverso laboratori interattivi e eventi culturali per coinvolgere la comunità.
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Successo della notte dei ricercatori a Urbino: oltre 3mila partecipanti tra eventi e laboratori - Gaeta.it

La prima edizione della Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici, organizzata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ha richiamato oltre 3.000 visitatori. L’evento, che si è svolto nel fine settimana, ha promosso la divulgazione scientifica nelle sedi di Urbino e Fano, aprendo le porte dei laboratori e coinvolgendo la cittadinanza in attività interattive e presentazioni. La manifestazione ha dimostrato come la scienza possa essere accessibile a tutti, invitando al dialogo tra ricerca e comunità.

Grande affluenza di pubblico

Nel corso dell’evento, il Collegio Raffaello ha registrato un flusso costante di circa 1.500 visitatori, dimostrando l’interesse verso le attività proposte. Coloro che non hanno potuto partecipare di persona hanno avuto la possibilità di seguire le varie sessioni in streaming, che hanno totalizzato oltre 400 visualizzazioni in diretta. L’incremento nella partecipazione è stato evidente, con il numero massimo previsto per ogni luogo, 1.759 partecipanti a Urbino, ampiamente raggiunto. La Notte dei Ricercatori è diventata così un’importante occasione di incontro e di condivisione tra ricercatori e cittadini.

Le diverse attrazioni presentate durante l’evento hanno richiamato un vasto pubblico, interessato non solo alla scienza, ma anche all’arte e alla cultura. I laboratori e gli stand allestiti nelle due città hanno attratto curiosi di tutte le età, dagli studenti ai genitori con bambini. Questa iniziativa ha rappresentato quindi una significativa opportunità di interazione sociale, favorendo un dialogo aperto sui temi della ricerca.

Attività di divulgazione e laboratori

Un elemento distintivo della Notte dei Ricercatori è stata l’ampia varietà di attività proposte. Tra queste, il laboratorio di scrittura “La grammatica della fantasia“, realizzato presso la Biblioteca San Girolamo, ha coinvolto in particolare i bambini, stimolando la loro creatività attraverso il racconto e l’immaginazione. Gli spazi dedicati sono stati concepiti per rendere la scienza comprensibile e accessibile anche ai più piccoli, creando un ambiente di apprendimento stimolante.

Un’altra attrazione di grande successo è stata l’Open Restoration Point, realizzato dalla Scuola di Conservazione e Restauro. Questo spazio ha permesso ai visitatori di apprendere le differenze tra lo stato di un’opera d’arte prima e dopo il recupero. Attraverso dimostrazioni pratiche e spiegazioni dettagliate, i partecipanti hanno potuto comprendere il valore del restauro e il lavoro degli esperti in questo campo.

Particolarmente affollato è stato anche l’Orto Botanico, dove le visite guidate e il laboratorio di Etnobotanica hanno permesso ai partecipanti di scoprire le varie specie vegetali presenti e il loro utilizzo. La grande affluenza in questi spazi ha dimostrato come sia possibile combinare il sapere scientifico con esperienze pratiche, attirando l’attenzione di un pubblico variegato e interessato.

Le parole del rettore e del prorettore

Il rettore Giorgio Calcagnini ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti dall’iniziativa, sottolineando come l’apertura dei laboratori e la condivisione delle attività di ricerca abbia attratto un pubblico numeroso e diverso. “Siamo orgogliosi di aver dimostrato che la scienza e l’innovazione possono essere condivise anche con chi non ha una formazione specialistica,” ha dichiarato Calcagnini, evidenziando l’importanza di portare la ricerca universitaria nel cuore della comunità.

Fabio Musso, prorettore alla terza missione e public engagement, ha aggiunto che l’entusiasmo riscontrato attorno alle ricercatrici e ai ricercatori indica la necessità di proseguire su questa strada. “Vogliamo continuare a rendere accessibili i saperi e coinvolgere il pubblico in esperimenti e dimostrazioni pratiche,” ha affermato Musso, richiamando l’attenzione sull’importanza di informare i cittadini riguardo alle sfide scientifiche contemporanee.

Eventi e coinvolgimento della comunità

Oltre ai laboratori e alle attività pratiche, la Notte dei Ricercatori ha offerto un totale di 71 eventi, tutti dedicati alla presentazione della ricerca scientifica in modo chiaro e comprensibile. I partecipanti hanno avuto la possibilità di assistere a discussioni e presentazioni, seguite con attenzione e curiosità. La varietà delle proposte ha reso l’evento un’importante manifestazione di divulgazione, in grado di attrarre un pubblico ampio e variegato.

Il professor Alessandro Bogliolo, coordinatore del comitato scientifico, ha sottolineato come l’impegno di tutta la comunità accademica, dalle ricercatrici ai tecnici, sia stato fondamentale per il successo dell’evento. “Quello che i visitatori hanno percepito è stata non solo la qualità della ricerca, ma anche la passione e il senso di appartenenza che caratterizzano il nostro Ateneo,” ha dichiarato.

Con l’obiettivo di rendere l’iniziativa un appuntamento fisso, la Notte dei Ricercatori si propone di continuare a stimolare l’interesse verso la scienza e la cultura, contribuendo a una maggiore consapevolezza collettiva su temi di grande rilevanza.

Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Sofia Greco

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