La comunità di Suisio, un piccolo comune della Bergamasca, è stata toccata da un tragico evento che ha sconvolto la vita di molti. Moussa Sangare, un uomo di 31 anni, è stato arrestato per l’omicidio di Sharon Verzeni, un episodio che ha scosso la tranquillità del territorio. Sangare, noto ai cittadini per la sua passata carriera musicale e relatore di relazioni problematiche, è diventato il centro dell’attenzione dopo un drammatico cambiamento personale che ha segnato la sua vita.
Chi era Moussa Sangare: una vita tra musica e dramma
Un talento promettente
Originario di Milano, Moussa Sangare ha vissuto gran parte della sua vita a Suisio, dove era ben conosciuto. Prima della sua partenza per l’Inghilterra, Sangare era descritto come un “bravo ragazzo” con un grande talento musicale. Collaborava con artisti di fama come Izi ed Ernia, e il suo nome d’arte, Moses Sangare, lo ha reso parte della scena musicale, specialmente grazie al video del brano ‘Scusa’, pubblicato nel 2016 e visualizzato oltre 14 milioni di volte su YouTube. Il suo sogno era anche quello di partecipare ad un programma di grande successo come X Factor, ma il suo cammino ha preso una direzione inaspettata.
Il viaggio in Inghilterra e il ritorno cambiato
Il viaggio in Inghilterra per lavorare come lavapiatti è stato un punto di svolta nella vita di Sangare. Amici e conoscenti riportano che, da quel momento, il suo comportamento è cambiato drasticamente. Al suo ritorno in Italia, è emersa una nuova persona, segnata da problemi di dipendenza e da un deterioramento dei rapporti familiari. Leonardo, un vicino, ha raccontato che il giovane “era completamente ‘bruciato'”, evidenziando la sua vita sempre più instabile e le liti frequenti con la madre e la sorella.
L’atteggiamento di Moussa non era più quello di un ragazzo tranquillo e talentuoso, ma piuttosto quello di una persona in difficoltà. Le segnalazioni di consumo di sostanze stupefacenti in luoghi pubblici sono diventate sempre più comuni. La frustrazione e le tensioni culminarono in episodi di violenza domestica, portando la madre e la sorella a denunciarlo e allontanarlo dalla casa di famiglia.
Le conseguenze della violenza domestica
Tensioni familiari e isolamento
Le liti tra Moussa e i familiari si intensificavano, creando un ambiente di tensione costante. Al punto che, come riportato da fonti locali, Sangare avrebbe anche appiccato un incendio alla loro abitazione. Questo comportamento ha costretto le donne della famiglia a prendere misure drastiche, portandole a una convivenza sempre più complicata e culminati nel fatto che il giovane occupasse una casa al piano terra, accedendo all’abitazione attraverso una finestra.
Il dramma culmina nell’omicidio
L’omicidio di Sharon Verzeni rappresenta l’epilogo tragico di una serie di eventi drammatici. In un contesto di crescente instabilità personale e relazionale, Moussa Sangare si è trovato al centro di un crimine atroce che ha lasciato l’intera comunità di Suisio in choc. Le testimonianze di chi lo conosceva descrivono un uomo in difficoltà, la cui situazione si è aggravata nel tempo, ma che prima era visto come un giovane con grandi possibilità e sogni per il futuro. I residenti di Suisio, ora, si trovano a riflettere su quanto veloce possa essere il cambiamento, e sull’impatto devastante che la violenza domestica può avere sulla vita di una persona e della comunità.