L’isola d’Ischia si arricchisce di un nuovo capitolo nella sua biodiversità con la recente schiusa di 24 esemplari di tartarughe caretta caretta. Questo evento è avvenuto sulla spiaggia di Cava dell’Isola, dove i piccoli si sono fatti strada dalla sabbia tra la sorpresa e la vigilanza di bagnanti e volontari. L’evento non solo celebra la bellezza della fauna marina, ma pone anche l’accento sulla fragilità di questi ecosistemi e sull’importanza della loro protezione.
un nido inaspettato e le sue sfide
La scoperta di un nido non segnalato
Le tartarughe sono emerse da un nido che non era precedentemente conosciuto, situato a pochi metri da un altro nido che aveva rivelato oltre 50 uova in cattivo stato di conservazione. Le ragioni di questo deterioramento non sono del tutto chiare, ma esperti suggeriscono che uno brusco sbalzo climatico avvenuto alcune settimane fa potrebbe aver influito sulla salute delle uova. Questi eventi climatici estremi, che possono includere temperature alte o anomale, rappresentano una minaccia crescente per le specie marine in via di estinzione, portando a tassi di schiusa inferiori e compromettendo la durata della vita degli esemplari.
Il ruolo dei bagnanti e dei volontari
Non appena i piccoli sono apparsi sulla spiaggia, alcuni bagnanti hanno immediatamente avvisato il personale dell’area marina protetta Regno di Nettuno. Con grande dedizione, questi presenti hanno creato un percorso di sabbia bagnata che potesse guidare le tartarughe verso il mare. La prontezza di questi cittadini contribuisce a garantire la sicurezza dei giovani esemplari in questo delicato momento, proteggendoli da eventuali predatori e dal traffico umano. L’intervento di questi volontari dimostra quanto sia vitale l’integrazione della comunità nella conservazione della fauna selvatica.
protezione e monitoraggio costante
Iniziative di salvaguardia attivate
Dopo la schiusa, la zona circostante il nuovo nido è stata delimitata e segnalata, assicurando che nessuno potesse interferire con il processo naturale. Inoltre, un gruppo di volontari del Regno di Nettuno sta monitorando l’area 24 ore su 24, con l’obiettivo di avvisare tempestivamente nel caso di ulteriori schiuse. Questo sforzo di vigilanza è cruciale non solo per la salvaguardia degli esemplari già nati, ma anche per eventuali nuovi nidi che potrebbero svilupparsi nella stessa area.
Ischia come “isola delle tartarughe”
Con il recente evento di schiusa, Ischia si sta gradualmente trasformando in una vera e propria “isola delle tartarughe“. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati registrati eventi simili anche sulle spiagge di Citara e Casamicciola Terme, sottolineando l’importanza delle spiagge locali come habitat ideale per queste creature marine. La crescita della comunità di tartarughe attorno all’isola è un chiaro segno del miglioramento delle condizioni ambientali, ma richiede anche un costante impegno nella protezione degli habitat.
Ischia non è solo un paradiso per i turisti, ma sta divenendo un esempio di coesistenza tra uomo e natura. Le autorità e i volontari continuano a lavorare a stretto contatto per garantire che questi preziosi esemplari possano prosperare e continuare a riprodursi nelle acque cristalline che circondano l’isola.